Quattro ore dopo aver lasciato la sua orbita ad 1 km di altezza, Osiris-Rex ha eseguito la prima manovra di accensione del motore, detta del Checkpoint, a un’altitudine approssimativa di 125 metri sopra la superficie di Bennu. Da quel momento la navicella ha continuato a scendere per altri otto minuti per eseguire la seconda manovra, Matchpoint, con l’accensione del motore per scendere su questa nuova traiettoria per altri tre minuti, il veicolo spaziale ha raggiunto un’altitudine di circa 40 m – il più vicino al suolo mai raggiunto su Bennu – e poi ha eseguito una bruciatura all’indietro per completare le prove.

Poiché il veicolo spaziale e Bennu si trovano attualmente a circa 288 milioni di km dalla Terra, occorrono circa 16 minuti affinché il veicolo spaziale riceva i segnali radio necessari a guidarlo. Questo intervallo di tempo impedisce il comando dal vivo delle attività di volo. Di conseguenza, la navicella esegue l’intera sequenza di prove in modo autonomo. Prima dell’inizio delle prove, il team OSIRIS-REx trasferisce tutta la sequenza dei comandi dell’evento alla navicella spaziale per poi dare il via. Così sarà ad ottobre quando verrà il momento di raccogliere i campioni dell’asteroide e portarli sulla Terra.