Colpo di fortuna per Parker Solar Probe che è riuscita a immortalare la cometa C/2020 F3 Neowise il 5 luglio scorso. La sonda Nasa che studia la parte più esterna dell’atmosfera solare ha catturato le code gemelle della cometa nel periodo in cui quest’ultima era al suo perielio, il punto di maggiore vicinanza al Sole. Neowise è stata scoperta il 27 marzo scorso dall’omonimo osservatorio della Nasa – il Near Earth Earth Infrared Survey Explorer – ed è stata osservata anche da altre sonde come il Solar and Terrestrial Relations Observatory della Nasa, il Solar and Heliospheric Observatory di Esa-Nasa e dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale.
L’immagine in alto è stata realizzata dallo strumento Wispr a bordo di Parker che cattura le immagini dell’atmosfera e del vento solare alla luce visibile. La sensibilità dello strumento lo rende anche adatto all’osservazione delle caratteristiche delle comete. Parker ha raccolto dati scientifici per la sua missione fino al 28 giugno scorso nel corso del suo quinto flyby del Sole e l’ulteriore disponibilità di tempo per il downlink ha permesso al team a terra di acquisire anche le immagini che ritraggono Neowise.
L’immagine in basso stata elaborata per mostrare in modo più chiaro le code gemelle della cometa. Nel dettaglio sono stati aumentati il contrasto ed è stata rimossa la luminosità in eccesso provenente dalla luce solare diffusa. La coda inferiore appare più ampia e sfocata ed è composta di polveri che si sollevano dal nucleo della cometa. Gli scienziati sperano di poter usare le immagini raccolte da Wispr per poter studiare le dimensioni dei granelli di polveri all’interno della coda e la velocità con cui essa rilascia la polvere stessa.
La coda superiore è la coda ionica, risultato dell’azione della radiazione solare ultravioletta incidente sulla chioma. E’ costituita da gas ionizzati colpiti dal vento solare – il costante deflusso di materiale magnetizzato del Sole – che contribuisce a creare la coda di ioni che si estende allontanandosi dal Sole.
Una volta processate le immagini il team di Parker ha notato che la coda ionica sembra divisa in due parti. Ciò potrebbe significare che Neowise ha due code ioniche, oltre alla coda inferiore composta da polveri. Per ora si tratta solo di ipotesi e gli scienziati sono in attesa di nuove immagini e analisi per poter confermare o smentire questa teoria.