Lo scorso 3 luglio è stata pubblicata una ricerca su  Science Advances, effettuata grazie alle osservazioni del telescopio Wham, relativa al rilevamento di gas di idrogeno ionizzato, altamente energizzato, nel centro della nostra Galassia.

Per determinare la quantità di energia o radiazione al centro della nostra galassia, i ricercatori della Embry-Riddle aeronautica university e della University of Wisconsin hanno dovuto scrutare attraverso una copertura di polvere e gas interstellare. Utilizzando i dati raccolti da Wham negli ultimi due decenni, Bob Benjamin, professore associato del dipartimento di astronomia della UW-Whitewater, ha individuato una red flag, una peculiare struttura che spunta dal polveroso centro della Via Lattea. Questo segnale è proprio il gas d’idrogeno ionizzato che, catturato attraverso il telescopio Wham, appare rosso mentre si muove in direzione della Terra. Il team di ricerca ha avuto la rara opportunità di studiare il Tilted Disk (disco inclinato in italiano), nome che viene dalla sua stessa posizione che sembra essere inclinata rispetto alla Via Lattea, senza la sua solita copertura di polvere, utilizzando la luce ottica.

«La possibilità di effettuare queste misurazioni alla luce ottica ci ha permesso di confrontare il nucleo della Via Lattea con altre galassie», ha affermato L. Matthew Haffner della Embry-Riddle aeronautical university, coautore dello studio, e ha continuato «molti studi passati hanno misurato la quantità e la qualità del gas ionizzato dai centri di migliaia di galassie a spirale in tutto l’universo. Per la prima volta, siamo stati in grado di confrontare direttamente le misurazioni dalla nostra Galassia con quella di una vasta popolazione». I ricercatori, dopo un’approfondita analisi dei dati di Wham, hanno riferito che almeno il 48% dell’idrogeno gassoso nel disco inclinato al centro della Via Lattea è stato ionizzato da una fonte sconosciuta. La struttura gassosa e ionizzata cambia man mano che si allontana dal centro della Via Lattea «Vicino al nucleo della Via Lattea il gas viene ionizzato da stelle di nuova formazione, ma man mano che ci si allontana dal centro, le cose diventano più estreme e il gas diventa simile a una classe di galassie chiamate Liner» ha aggiunto Dhanesh Krishnarao dell’University of Wisconsin-Madison, principale autore dello studio.

Le galassie di tipo Liner, come la nostra, hanno centri con più radiazioni rispetto alle galassie nelle quali si stanno formando nuove stelle, ma meno radiazioni rispetto quelle con buchi neri supermassicci che consumano un’enorme quantità di materiale. «Con il nucleo della Via Lattea a decine di migliaia di anni luce, ora possiamo studiare una regione Liner in modo più dettagliato. Studiare questo gas ionizzato dovrebbe aiutarci a conoscere meglio l’ambiente attuale e passato al centro della nostra galassia» ha affermato Haffner e continua «essere in grado di vedere il gas ionizzato in nuovi modi dovrebbe aiutarci a scoprire i tipi di fonti che potrebbero essere responsabili della sua formazione».

Riuscire a classificare la galassia in base al suo livello di radiazioni è stato un passo importante, il prossimo  sarà quello di capire quale sia la fonte di questa energia al centro della Via Lattea.

Recentemente lo stesso team aveva pubblicato le prime misurazioni delle Bolle di Fermi nello spettro della luce visibile.

Immagine in apertura: istantanea ripresa dal video. Video: Dhanesh Krishnarao/Università del Wisconsin-Madison