Siamo soliti immaginare le comete e gli asteroidi come oggetti celesti dalle caratteristiche distinte ma in tempi recenti gli astronomi hanno individuato un numero crescente di esemplari crossover che sembrano asteroidi ma successivamente sviluppano caratteristiche, come le code, tipiche delle comete.
L’ultima scoperta del telescopio hawaiano Atlas (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) appartiene proprio alla categoria dei crossover, distinguendosi come il primo asteroide troiano dotato di una coda simile a quella di una cometa. Atlas è un progetto finanziato dalla Nasa che utilizza telescopi a largo campo per scansionare rapidamente il cielo alla ricerca di asteroidi che potrebbero rappresentare una minaccia per la Terra e spesso è stato in grado di scovare altri tipi di oggetti, molto interessanti dal punto di vista della ricerca scientifica.
A giugno dello scorso anno Atlas aveva osservato un debole asteroide in orbita gioviana denominato 2019 Ld2. Dopo una serie di analisi più approfondite, effettuate dalla rete globale di telescopi dell’Osservatorio di Los Cumbres, l’oggetto ha rivelato alcune caratteristiche tipiche delle comete.
La natura di Ld2 2019 è stata confermata un mese dopo dalle nuove immagini di Atlas che ha intercettato una debole coda, composta da polveri o gas. L’oggetto ha continuato il suo viaggio ed è rimasto fuori dalla portata dei telescopi per qualche tempo e nell’aprile di quest’anno Atlas ha di nuovo confermato che si tratta di una cometa rimasta attiva ininterrottamente per quasi un anno.
Gli scienziati sono giunti alla conclusione che 2019 Ld2 è un asteroide attivo appartenente al gruppo dei troiani gioviani, oggetti catturati dalla forte gravità del pianeta gigante, anche se nessun altro esemplare di questa categoria è mai stato visto emettere polveri e gas dalla coda come una cometa. La maggior parte degli asteroidi giovani è stata catturata miliardi di anni fa e il ghiaccio che si trova sulle loro superfici dovrebbe essere evaporato in epoca remota, lasciando gli oggetti privi delle loro code.
«Abbiamo creduto per decenni che gli asteroidi troiani dovessero contenere grandi quantità di ghiaccio sotto le loro superfici ma finora non abbiamo mai avuto prove – commenta Alan Fitzsimmons del team Atlas – l’esistenza di 2019 Ld2 dimostra che le previsioni sulla loro natura ghiacciata potrebbero essere corrette».
Ma perché 2019 Ld2 si è comportato improvvisamente come una cometa? Forse Giove lo ha catturato in tempi recenti da un’orbita più distante che avrebbe permesso la presenza del ghiaccio. In alternativa potrebbe aver subito un impatto che ha fatto affiorare in superficie il ghiaccio sepolto sotto strati di roccia protettiva. Per ora gli scienziati possono solo fare ipotesi, una attesa di nuove osservazioni più precise.
«Anche se il principale obiettivo di Atlas è scovare oggetti pericolosi per il nostro pianeta – conclude Larry Dennau, principal investigator di Atlas – può osservare anche altri fenomeni che possono aiutarci a comprendere meglio l’evoluzione del nostro Sistema Solare».