Come già annunciato dall’Agenzia spaziale europea e da quella russa, la necessità di effettuare ulteriori test di controllo ha portato al rinvio del lancio della missione ExoMars, previsto a settembre 2022.
La nuova data di lancio sta permettendo al team della missione di avere un margine più ampio per effettuare sostituzioni e riparazioni al rover Rosalind Franklin che tra due anni approderà sul pianeta rosso.
A partire dai pannelli solari del rover, sui quali, a valle dei test ambientali condotti all’inizio, erano state rilevate alcune crepe. Per questo motivo verranno installati, presso le strutture Airbus nel Regno Unito, nuovi dispositivi per rafforzare l’interfaccia tra pannelli e staffe di supporto. Il modello di volo del rover rimarrà presso la sede di Thales Alenia Space di Torino, per le operazioni di manutenzione ordinaria, come la carica della batteria e la pulizia del modello.
Controlli microbiologici rigorosi sono fondamentali per assicurarsi che ExoMars non introduca contaminazione terrestre su Marte, un requisito fondamentale per la protezione planetaria che servirà anche ad evitare falsi positivi nelle misurazioni scientifiche.
Tra le attività di manutenzione è prevista inoltre la sostituzione della scatola elettrica secondaria del Mars Organic Molecule Analyzer (Moma) – uno strumento in grado di rilevare molecole organiche e studiare la potenziale origine, evoluzione e distribuzione della vita su Marte – e dello spettrometro ad infrarossi Isem che potrebbe essere cambiato con un modello di riserva con prestazioni migliori.
Infine, una delle telecamere posizionate in cima al trapano del rover, progettata per acquisire immagini a colori e ad alta risoluzione delle rocce e del terreno, sta eseguendo un aggiornamento del software.
«Gli strumenti erano già in gran forma, ma aver trovato il tempo per apportare questi miglioramenti è fantastico per la nostra missione scientifica su Marte», afferma Jorge Vago, scienziato di ExoMars dell’est.
I test finali dei paracadute della missione – che dovranno dimostrare la capacità di dispiegarsi senza problemi e di sostenere carichi senza lacerarsi – a causa delle restrizioni legate all’emergenza Covid-19 sono stati rinviati da maggio a settembre 2020. La cooperazione tra Esa e Nasa ha permesso al team di ExoMars di accedere a speciali apparecchiature presso il Jet Propulsion Laboratory e di eseguire numero test di estrazione dei paracadute condotti a gennaio 2020.
L’obiettivo di Exomars sarà quello di perforare la superficie marziana, grazie a un trapano costruito in Italia, alla ricerca di tracce di vita presente o passata. L’Italia ha un ruolo di primo piano anche per il controllo della missione con il Centro di Controllo del Rover Europeo (Rocc) presso la sede di Altec di Torino.