Il nuovo prototipo di SpaceX, la Starship SN4, ha acceso il motorie. Lo scorso 5 maggio l’ultima versione della navicella spaziale, concepita per raggiungere destinazioni lontane come Luna e Marte, ha superato il test dello static fire, accendendo il suo unico motore Raptor rimanendo ancorata al suolo. 

Il prossimo grande momento sarà il test di volo senza equipaggio, che secondo quanto annunciato dal patron di SpaceX, Elon Musk, arriverà a un’altezza di 150 metri. 

 

Nel frattempo la società sta già costruendo la Starship SN5 che, a differenza di SN4, avrà 3 motori Raptor e potrà salire, durante il test di volo, a un’altitudine di 20 chilometri.

La Starship finale avrà sei motori Raptor e sarà abbastanza potente da arrivare nell’orbita della Luna e di Marte. Per lasciare la Terra, la navicella che potrà ospitare fino a 100 passeggeri, si servirà del Super Heavy, un razzo a 31 motori Raptor.

Musk afferma che sia Starship che Super Heavy saranno riutilizzabili, saranno cioè in grado di tornare sulla Terra scendendo verticalmente, per cui ogni singola nave potrà affrontare molte missioni che siano sulla Luna, su Marte o nello spazio profondo.

SpaceX ha recentemente ricevuto un finanziamento dalla Nasa per sviluppare una Starship per il programma di esplorazione lunare Artemis, il veicolo dovrebbe essere adatto all’atterraggio umano oltre che al trasporto dei payload robotici della Nasa. 

Ma il traguardo principale per la Starship, afferma Musk,  sarà raggiungere Marte. 

I piani del Ceo di SpaceX prevedono infatti flotte di astronavi in partenza ogni 26 mesi dalla Terra  (il tempo necessario per far si che il nostro pianeta e il pianete rosso siano correttamente allineati per le missioni interplanetarie), che porteranno su Marte un numero sempre maggiore di persone con il fine di creare città da milioni di abitanti, e questo solo pensando ai prossimi 50-100 anni. Una prospettiva che per il momento sembra lontana, ma che gli ultimi test positivi mettono Musk nella giusta direzione.