Ieri, 26 gennaio 2022, dal modulo giapponese “Kibo” della Iss (International Space Station) e per mezzo del braccio robotico Nrcsd (Nanoracks CubeSat Deployer) realizzato dall’azienda aerospaziale statunitense Nanoracks, è stato rilasciato il satellite Fees2 (Flexible Experimental Embbedded Satellite 2); si tratta del dispositivo satellitare più piccolo mai rilasciato dalla Iss (dimensioni: 10x10x3cm – peso: 300g).
Fees2, realizzato dalla startup italiana Gpap (Gp Advanced Projects), aveva raggiunto la Iss a bordo della navicella cargo Dragon, lanciata da Nasa e SpaceX il 21 dicembre 2021, in occasione della “missione SpaceX Crs-24”.
La missione SpaceX Crs-24 (o semplicemente, SpX-24) è il quarto lancio di SpaceX (il primo è avvenuto 6 dicembre 2020) in esecuzione del contratto Commercial Resupply Services Phase 2, stipulato con la Nasa a gennaio 2016; il prossimo è previsto per il mese di maggio 2022.
Fees2, in verità, è il secondo satellite della Gpap ad aver raggiunto l’orbita terrestre. Inoltre, il suo rilascio rappresenta un nuovo passo verso la realizzazione della futura costellazione italiana, destinata all’implementazione dei servizi dell’IoT (Internet of Things); si precisa che per Internet of Things si fa riferimento all’ecosistema formato da “oggetti intelligenti” tra loro connessi.
In questi ultimi anni, grazie alla costante promozione di progetti di ricerca e sviluppo improntati sulla sostenibilità (sia a livello nazionale che internazionale), si è assistito alla nascita delle tecnologie cosiddette “IoT”; tecnologie innovative che godono di spiccata versatilità e che, a tal proposito, possono essere applicate agevolmente in molteplici settori (trasporto di merci e persone, agricoltura, sanità, ecc).
Alla luce dei benefici che le tecnologie “IoT” arrecano alla nostra quotidianità e grazie al loro basso impatto ambientale, queste starebbero man mano compenetrando la nostra vita, a tal punto da divenire essenziali per il soddisfacimento delle nostre necessità individuali e collettive.
Insieme a Fees2 sono stati rilasciati anche altri 4 satelliti. Tre di questi sono progetti universitari, ossia il Gaspacs, Patcool e Targit. Il quarto invece è un cubsat della Aerospace Corporations, che avrà il compito di analizzare l’atmosfera terrestre.
Foto in alto: il satellite Fees2 – Crediti immagine: Nanoracks/ Gp Advanced Projects