Era il 14 febbraio 1990 quando la sonda Voyager 1 ha immortalato quella che poi è entrata nella storia con il nome di Pale Blue Dot. La foto ritraeva la Terra – un piccolo, pallido puntino blu luminoso – ad una distanza di sei miliardi di chilometri. L’idea è nata dall’astronomo e divulgatore Carl Segan, che decise di puntare la fotocamera della Voyager verso il nostro pianeta.
A trent’anni dalla foto originale, il Jet Propulsion Laboratory della Nasa ha deciso di rilasciare un’immagine ‘restaurata’, mantenendone l’aspetto originale.
La foto fa parte di una serie di 60 scatti effettuati prima dello spegnimento delle fotocamere a bordo della sonda e collezionati in quello che la Nasa definisce ‘l’album di famiglia del Sistema Solare’ che comprende immagini del Sole e di sei pianeti (foto in basso).
Voyager 1 è stata lanciata nel 1977, pochi giorni dopo la sorella Voyager 2. Le due sonde, nel loro viaggio oltre i confini del Sistema Solare, hanno concluso le loro missioni primarie di esplorazione di Giove e Saturno prima e Urano e Nettuno poi, ma sono ancora oggi entrambe in attività. Voyager 1 è stata la prima sonda nel 2013 a inabissarsi nello spazio interstellare, ed è l’oggetto costruito dall’uomo che si trova più lontano dalla Terra – oltre 20 miliardi di chilometri. Insieme alla sorella Voyager 2 continuano a campionare le piccole regioni della nostra galassia. I dati forniti dalle due missioni aiuteranno a costruire la prima mappa dell’affascinante ambiente tra le stelle oltre i confini del nostro sistema planetario, informazioni preziose in vista dei futuri viaggi interstellari.