Tre astronomi dell’Università di Leida hanno dimostrato che alcuni asteroidi, al momento considerati innocui, potrebbero risultare pericolosi per la terra, in futuro. Gli astronomi hanno utilizzato il supercomputer Alice per tracciare le orbite del Sole e dei pianeti del Sistema Solare nel futuro, più precisamente, nei prossimi 10.000 anni.
Nel calcolo sono stati inseriti anche le orbite degli asteroidi noti con le loro posizioni orbitali alla data odierna per poter creare un database di oggetti potenzialmente pericolosi per il pianeta. La rete ha già dato i suoi frutti identificando undici asteroidi con un diametro maggiore di cento metri che, tra il 2131 e il 2923, che passeranno a una distanza di circa 38mila chilometri dalla terra.
Una distanza simile è stata raggiunta da 2012 DA14, un asteroide del diametro di 50 metri, che ha ‘sfiorato’ la terra passando a circa 35mila chilometri di distanza nel febbraio 2013. Questo sistema è solo il primo passo e gli scienziati stanno lavorando a una rete neurale più precisa che possa includere nei calcoli anche i piccoli cambiamenti di orbita che possono modificare la traiettoria di un asteroide.