Gli incendi che hanno interessato l’Australia continuano ad essere monitorati dallo spazio. Una delle conseguenze più dannose, estese anche al clima globale, riguarda il trasporto di aerosol particelle dannose per l’uomo, per la flora e per la fauna che vengono trasportate per mezzo dell’azione dei venti. Gli spostamenti di queste particelle sono stati analizzati da diversi sistemi tra cui quello globale di assimilazione e previsione Geos Fp e dallo  strumento Modis a bordo dei satelliti Terra e Aqua della Nasa che ha creato un modello di distribuzione su scala globale.

Il modello realizzato mostra i diversi tipi di aerosol indicati con diversi colori: arancione per le polveri,  blu per il sale marino, rosa per i nitrati e rosso per i derivati del carbone mentre le aree luminose corrispondono alle zone in cui la presenza di aerosol è più elevata. Gli incendi australiani sono stati devastanti per le attività umane e per l’ecosistema locale che continua a subire gli effetti della grande quantità di sostanze dannose emesse nell’atmosfera.

Grazie ai modelli realizzati dagli strumenti a bordo dei satelliti gli esperti sono riusciti a seguire la scia del fumo che è stato trasportato prima nella troposfera superiore per poi finire nella stratosfera inferiore, disperdendosi su scala mondiale. Secondo gli scienziati il fumo continuerà il suo viaggio attraversando il Pacifico meridionale, completando la circumnavigazione dell’Australia per poi spostarsi verso il Sud America.