Una due giorni molto intensa quella che si è appena conclusa al George Brown Congress Center. Non solo una manifestazione commerciale ma anche momento di confronto per discutere le scelte strategiche che influiranno sul settore della space economy le cui previsioni di crescita sono importanti, tanto che secondo l’istituto bancario Morgan Stanley nel 2040 il giro di affari potrà valere 1500 miliardi di Euro. Una manifestazione in crescita sul terreno in questo ambito che va ad aggiungersi a quella storica di Colorado Spring e sulle quali l’Italia punta molto per rafforzare ulteriormente le relazioni industriali con gli Stati Uniti in un settore tecnologicamente avanzato come è il settore spaziale

Da tre anni la presenza italiana è rilevante con l’Italian Trade Agency, la denominazione in inglese dell’Istituto per il commercio estero, partner principale della manifestazione che ha sviluppato una collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana.

Un momento di confronto tra diverse realtà, quelle governative come NASA e ASI le agenzie spaziali presenti alla manifestazione. Ma se la NASA è di casa a Houston, ASI lo è diventata con ottimi risultati nello stringere relazioni e proporre i propri spazi come luogo di racconto di idee che diventano realtà e che molto spesso hanno italiani protagonisti, anche se all’estero.

Come ci racconta Anilkmar Dave, responsabile del trasferimento tecnologico dell’ASI e keynote speaker della manifestazione oltre che giudice nella gara internazionale di startup, dove in semifinale si è fermata una promettente realtà italiana.

Lo spazio sta cambiando. Da frontiera della ricerca e dell’innovazione a realtà economica. Ricerca e innovazione oggi sono alla base non solo dell’agire pubblico, ma dell’agire privato e la corsa allo spazio, quella commerciale è appena cominciata.