Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana dal 2014 al 2018 e professore di Fisica sperimentale dell’Università di Trento, Roberto Battiston è entrato nella Hall of Fame dello spazio, il titolo più prestigioso conferito dalla Federazione Internazionale di Astronautica (Iaf). La cerimonia si è svolta il 25 ottobre a Washington, in chiusura del del Congresso Internazionale di Astronautica (Iac).
Sono una ventina coloro che finora hanno avuto questo prestigioso riconoscimento: fra questi il responsabile per le missioni Voyager della Nasa Ed Stone, il fondatore dell’azienda tedesca Ohb Manfred Fuchs e l’astronauta ed ex amministratore capo della Nasa Charles Bolden. Solo un italiano finora: Paolo Ferri, il responsabile dell’Agenzia Spaziale Europea per le operazioni della missione Rosetta, la prima al mondo a portare un veicolo sulla superficie di una cometa.
«È un riconoscimento al mio ruolo come ricercatore ma anche al lavoro che ho svolto alla presidenza» è il commento di Roberto Battiston.
Nato a Trento nel 1956, sposato con quattro figli Battiston ha, inoltre, presieduto dal 2009 al 2014 la Commissione Nazionale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) sulla fisica delle astroparticelle. Col Nobel Samuel Ting ha realizzato il cacciatore di antimateria Ams (Alpha Magnetic Spectrometer), che dal 2011 sta funzionando all’esterno della Stazione Spaziale.