Infaticabile Tess: a pochi giorni dalla notizia che annunciava la scoperta dei mondi in orbita intorno alla stella Toi 270, il satellite Nasa – votato alla ricerca degli esopianeti – torna alla ribalta per un evento analogo, che riguarda il sistema planetario dell’astro Gj 357. L’indagine, che ha portato alla scoperta di nuovi mondi, è illustrata nell’articolo “Planetary system around the nearby M dwarf GJ 357 including a transiting, hot, Earth-sized planet optimal for atmospheric characterization”, pubblicato su Astronomy & Astrophysics; la ricerca è stata condotta da un gruppo internazionale di astronomi, coordinato dall’Istituto di Astrofisica delle Canarie. Oltre ai dati di Tess, gli studiosi hanno utilizzato quelli raccolti da alcuni osservatori di terra, come il Keck alle Hawaii, il Calar Alto in Spagna e La Silla (Eso) e Las Campanas in Cile. Gj 357 è una nana di tipo M, che si trova ad una distanza di 31 anni luce dalla Terra, nella costellazione dell’Idra; la stella ha una massa pari a circa un terzo rispetto a quella del Sole ed è il 40% più fredda.

Nello scorso febbraio, lo sguardo acuto di Tess ha colto degli affievolimenti nella luce emessa da Gj 357, scoprendo così la presenza di un pianeta in transito; il corpo celeste, chiamato Gj 357b, è circa il 22% più ampio della Terra e orbita intorno alla stella 11 volte più vicino di quanto avvenga per Mercurio con il Sole. Questa posizione influenza la temperatura di equilibrio (ovvero calcolata senza tenere conto di un’eventuale atmosfera), che è pari a 254°C. Gli astronomi hanno classificato questo pianeta come ‘Terra calda’ (Hot Earth) e lo considerano uno dei migliori esemplari di esopianeta roccioso per effettuare studi sull’atmosfera, ammesso che ne possa avere una. Per confermare le osservazioni di Tess gli astronomi hanno impiegato i dati degli osservatori citati sopra e, durante questa fase della ricerca, hanno scoperto altri due compagni di Gj 357b; per confermare la loro esistenza, è stata utilizzata la misurazione della velocità radiale della stella, una tecnica impiegata per decenni, che comporta lunghe attività di osservazione. I due nuovi pianeti, chiamati Gj 357c e Gj 357d, non sono stati visti da Tess perché nel caso del primo il transito dovrebbe essere avvenuto al di fuori della sua finestra di osservazione, mentre il secondo dovrebbe avere un’orbita leggermente inclinata per cui il satellite, dalla sua prospettiva, non ha colto passaggi.

Il pianeta di mezzo, Gj 357c, ha una massa pari a circa 3,4 volte quella della Terra, orbita ogni 9,1 giorni e la sua temperatura di equilibrio è di 127°C. Gj 357 d, invece, è parso molto più interessante perché si trova entro il confine esterno della zona abitabile della stella e riceve un irraggiamento pari a quello che il Sole fornisce a Marte; il pianeta ha una temperatura di equilibrio di -53°C, una massa pari a circa 6 volte quella della Terra e orbita oggi 55,7 giorni. Al momento non è stato possibile determinare se Gj 357d abbia o meno un’atmosfera, ma se l’avesse, secondo gli studiosi, potrebbe presentare condizioni climatiche favorevoli alla formazione di acqua liquida. L’intero sistema, quindi, ha ancora parecchi particolari da scoprire e necessita di ulteriori attività di ricerca.