Un anno è già trascorso dallo storico incontro tra Juno con Giove. Il viaggio della sonda verso il gigante gassoso è durato 5 anni e i chilometri percorsi sono stati circa tre miliardi. Dopo l’inserzione in orbita Juno ha dato il via a un intenso un intenso programma esplorativo basato su una serie di 37 fly-by si è avvicinata a Giove più di quanto abbiano mai fatto altre sonde in precedenza.
Nel corso di quest’anno Juno si è avventurata al di sotto della coltre di nubi del pianeta per immergersi nella magnetosfera gioviane e nelle sue aurore polari. Queste manovre, le hanno consentito di misurare la quantità d’acqua presente nell’atmosfera, di studiare il movimento dei fluidi e di mappare i campi gravitazionale e magnetico del pianeta, per indagare la sua struttura interna.
E non è tutto. Il prossimo 10 luglio, JUNO sorvolerà la Grande Macchia Rossa di Giove, una vasta tempesta anticiclonica che dura da almeno 300 anni, la più grande del Sistema Solare, visibile dalla Terra anche con telescopi amatoriali. A supporto di Juno, sono stati rilasciati dati e immagini ad alta risoluzione dall’Osservatorio Gemini e dal telescopio giapponese Subaru, per aiutare gli scienziati a studiare la struttura della misteriosa tempesta che imperversa sul pianeta.