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La sonda della Nasa Europa Clipper, in viaggio verso il sistema gioviano, è stata utilizzata dagli scienziati per proseguire lo studio della cometa interstellare 3I/Atlas, attualmente in transito nel Sistema Solare e proveniente da qualche punto della zona centrale della Via Lattea, in direzione della costellazione del Sagittario.
Sebbene proprio in queste ore si trovi alla minima distanza dal nostro pianeta (circa 270 milioni di chilometri, poco oltre l’orbita di Marte), da oltre un mese e mezzo la sua posizione apparente nel cielo impedisce lo studio mediante i telescopi terrestri, per cui si è deciso di sfruttare tutti gli strumenti scientifici a disposizione, dislocati in altri punti del Sistema Solare, pur di proseguire le ricerche e le analisi sul comportamento di questo raro oggetto celeste.
I primi del mese scorso, per questo scopo, è stato acceso lo spettrografo a ultravioletti (Uvs – Ultraviolet Spectrograph) uno strumento montato a bordo di Europa Clipper che ha osservato la cometa per circa sette ore, da una distanza di 164 milioni di chilometri. La posizione della sonda ha offerto un punto di vista inusuale nello studio delle comete: quello rivolto verso il Sole. In genere, infatti, le osservazioni avvengono dal lato opposto, guardando nella direzione antisolare.
Questa geometria ha permesso allo strumento Uvs di osservare le due code, quella di polveri che segue approssimativamente la direzione del moto orbitale, e quella di plasma, spinta dal vento solare in direzione opposta al Sole. La posizione privilegiata si è rivelata anche utile per avere una visione migliore del nucleo della cometa e della nube di gas che lo circonda, la chioma.
Lo spettrografo di Europa Clipper è particolarmente sensibile alle transizioni fondamentali di atomi e molecole nell’ultravioletto, caratteristica che ha consentito l’analisi diretta dei gas che si liberano dal nucleo cometario e la dissociazione delle molecole d’acqua in atomi di idrogeno e ossigeno, un processo chiave nell’evoluzione delle comete attive. I dati raccolti, oltre ai segnali associati alla polvere, rafforzano l’interpretazione secondo cui 3I/Atlas deve aver attraversato una fase d’intensa attività di degassamento successiva al suo massimo avvicinamento al Sole.
Analisi complementari sono state fatte anche con lo spettrografo ultravioletto presente su un’altra sonda robotica, quella della missione Juice (Jupiter Icy Moons Explorer) dell’Agenzia Spaziale Europea, che più o meno nello stesso periodo ha osservato la cometa dalla comune prospettiva antisolare. Dall’unione dei diversi punti di vista, secondo gli studiosi, si dovrebbe ottenere una descrizione più completa e accurata della struttura di 3I/Atlas, in particolare riguardo la geometria delle code.

Immagine composita di 3I/Atlas, ottenuta il 6 novembre scorso con lo strumento Uvs della sonda robotica Europa Clipper (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Swri)
Conoscere la composizione di una cometa interstellare, soprattutto attraverso la comprensione di quali gas emette, può aiutare a chiarire la sua origine e la sua trasformazione durante il viaggio da altre regioni della galassia.
Domande sulla natura dei processi chimici coinvolti e le eventuali somiglianze con quelli che hanno portato alla formazione del Sistema Solare restano comunque ancora aperte, sebbene la grande quantità di osservazioni stia fornendo importanti contributi, utili per costruire un quadro sempre più dettagliato.
Europa Clipper, lanciata il 14 ottobre 2024, è stata spedita per cercare le prove definitive sull’esistenza di un vasto oceano di acqua liquida sotto la spessa crosta ghiacciata della luna di Giove Europa, per analizzare la composizione chimica della superficie, dell’esosfera (una tenue atmosfera) e per scoprire se nei fondali del potenziale oceano ci sia qualche forma di attività geotermale.
Il suo arrivo nel sistema di Giove è previsto per 2030. Una volta giunta, la sonda non entrerà in orbita stabile attorno alla luna ghiacciata, perché l’elevata radiazione della magnetosfera del gigante gassoso potrebbe danneggiare gli strumenti, ma s’inserirà in un’orbita ellittica attorno allo stesso Giove che le consentirà di effettuare 49 sorvoli ravvicinati con Europa durante i quali raccoglierà più dati utili possibili.
Guarda anche il video su tutti gli strumenti utilizzati per osservare la cometa 3I/Atlas 👉
Immagine di apertura: la cometa interstellare I3/Atlas ripresa da due astronomi amatoriali. Grazie a una combinazione di filtri sono riusciti ad evidenziare la coda di ioni, in tonalità bluastre, e la chioma verde brillante.
Crediti: Michael Jaeger e Gerald Rhemann




