La Cina si appresta a inviare un veicolo Shenzhou senza equipaggio, per garantire un mezzo per il rientro agli astronauti a bordo della stazione spaziale Tiangong. Gli attuali ‘residenti’, infatti, sono giunti a fine ottobre sulla stazione con la capsula Shenzhou-21, utilizzata però successivamente dai loro colleghi dell’omonima missione numero 20 per tornare sulla Terra lo scorso 14 novembre: una decina di giorni prima la navetta destinata al rientro della missione Shenzhou-20 era stata, infatti, dichiarata non sicura a causa di un sospetto impatto con un piccolo detrito spaziale. Essendo questa ancora inutilizzabile, dopo il rientro dell’equipaggio Shenzhou-20 a Terra con la navicella spaziale inizialmente destinata ai tre takonauti attualmente sulla Tiangong, questi sono da giorni sull’avamposto orbitale senza una scialuppa di salvataggio.
La partenza della nuova capsula, Shenzhou-22, dovrebbe avvenire a bordo di un vettore Lunga Marcia 2F il prossimo 25 novembre alle 5:10 (ora italiana), dalla base di Jiuquan nel deserto del Gobi. Originariamente, la missione 22 era stata programmata per un volo con equipaggio nella primavera del 2026, ma l’inconveniente occorso alla navetta 20 ha costretto il China Manned Space Engineering Office (Cmseo) a cambiare i piani.
La capsula ‘infortunata’, tuttora attraccata alla stazione e oggetto di analisi, verrà fatta deorbitare: la crepa che si è aperta sullo strato esterno del vetro dell’oblò potrebbe produrre una più vasta frattura del vetro con conseguente esposizione degli strati interni alle alte temperature del rientro. Da ciò potrebbe derivare la perdita dell’integrità dello oblò e la decompressione della navetta.
Gli astronauti della Shenzhou-20, ora impegnati in una fase di recupero, erano partiti per la stazione Tiangong lo scorso 24 aprile, per trascorrevi il consueto periodo di sei mesi e avevano passato il ‘testimone’ ai loro colleghi della missione 21 il 4 novembre. La vicenda del terzetto della missione 20 bloccato nello spazio ricorda un episodio analogo: la permanenza forzata nello spazio e molto più lunga degli astronauti Suni Williams e Butch Wilmore della Nasa che, partiti per una breve missione di 8 giorni, sono rimasti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per circa 9 mesi a causa di problemi tecnici della capsula Starliner.
In alto: la capsula Shenzhou-21 agganciata alla stazione Tiangong (Crediti: Cmseo)




