È una sorta di capsula del tempo che custodisce nelle sue pieghe più profonde i segni dell’antico clima della Terra: si tratta del ghiaccio dell’Antartide, i cui campioni sono protagonisti di un nuovo studio di Proceedings of the National Academy of Sciences, centrato sulle condizioni del nostro pianeta tra Miocene e Pliocene. La ricerca è stata svolta da un ampio gruppo di lavoro internazionale che collabora con il Center for Oldest Ice Exploration (Coldex), un’istituzione scientifica fondata nel 2021 per studiare le ‘carote’ di ghiaccio antartico alla ricerca di elementi che documentino la storia climatica e ambientale della Terra.
L’indagine si è basata su campioni di ghiaccio prelevati dalla zona delle Allan Hills, situata nell’Antartide orientale e ritenuta ottimale per questo tipo di attività: infatti, la sua particolare conformazione permette di acquisire campioni di ghiaccio antico senza scendere a grandi profondità. Gli scienziati, dopo aver effettuato il prelievo, erano convinti di trovarsi di fronte a ghiaccio risalente al massimo fino a 3 milioni di anni fa, ma da successivi controlli è emerso che il materiale è molto più antico: 6 milioni di anni fa. Un vero record: si tratta delle ‘carote’ più antiche mai scavate direttamente.
Grazie all’aria e all’acqua presenti in questi campioni, il gruppo di lavoro ha avuto sottomano una vera e propria ‘istantanea’ delle condizioni di Terra in quell’epoca remota. Infatti, analizzando le bolle d’aria, i ricercatori hanno misurato un isotopo dell’argo con cui hanno datato il campione e poi studiando gli isotopi dell’ossigeno hanno scoperto che nel Pliocene si era verificata una fase di raffreddamento a lungo termine. La temperatura del nostro pianeta, secondo gli studiosi, era diminuita anche di 12°C.
Questo ghiaccio così antico può ‘raccontare’ ancora molto e sono in programma nuove analisi per verificare se in esso vi siano tracce di gas serra e di un eventuale riscaldamento dei mari; queste indagini verranno svolte attraverso la ‘lente’ del cambiamento climatico per comprendere se vi siano stati dei processi che abbiano avuto implicazioni per le epoche successive. Ulteriori studi nell’area delle Allan Hills sono in fase di progettazione per il prossimo quinquennio.
«Il team ha creato una biblioteca di ciò che chiamiamo ‘istantanea climatica’, circa sei volte più vecchia di qualsiasi dato precedentemente riportato sui carotaggi di ghiaccio. – ha commentato Ed Brook, Direttore del Coldex e tra gli autori dello studio – Lo ha fatto integrando i dati più recenti e dettagliati provenienti dai carotaggi nell’entroterra dell’Antartide».
In alto: l’Antartide in un’immagine realizzata dallo strumento Modis del satellite Aqua della Nasa (Crediti: Modis Rapid Response Team al Nasa Gsfc)
In basso: una delle carote di ghiaccio utilizzate per lo studio (Crediti: Coldex)





