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Il ‘peso massimo’ del Sistema Solare torna a far parlare di sé: questa volta Giove si è guadagnato gli onori della cronaca per uno studio dedicato al ciclo dell’acqua nella sua atmosfera. La ricerca, coordinata dal Caltech di Pasadena (California), si è basata su una nuova simulazione informatica ed è stata pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences.

Secondo le attuali teorie, Giove sarebbe stato il primo pianeta del Sistema Solare a formarsi e, con la sua intensa influenza gravitazionale, avrebbe plasmato l’architettura dell’intero sistema. Gli autori dello studio ritengono che dall’analisi della situazione dell’acqua di Giove si possano trarre dati utili per ricostruire i processi che hanno portato il prezioso liquido sulla Terra, una questione ancora molto dibattuta.

La simulazione sviluppata per questo studio ha avuto lo scopo di esaminare come il vapore acqueo si condensi nelle nubi di Giove e poi ricada sotto forma di pioggia nella sua atmosfera turbolenta. Le dinamiche che la animano, però, rendono particolarmente difficile determinare la quantità di talune sostanze chimiche in essa presenti come appunto l’acqua.

Negli anni ’90 la missione Galileo della Nasa è stata la prima a individuare l’acqua su Giove, nei pressi del suo equatore; tuttavia, all’epoca non fu possibile determinarne con certezza la presenza sul resto del pianeta. Il nuovo modello tiene conto della rotazione rapida di Giove e suggerisce che la sua turbolenza alle medie latitudini e a quelle subtropicali porti alla formazione di pioggia che attrae l’acqua più in profondità sotto le nubi, rendendo la bassa atmosfera del pianeta più umida anche decine di chilometri all’interno della coltre nuvolosa.

Secondo gli studiosi, i risultati ottenuti con questa simulazione non solo aiutano a comprendere i meccanismi che agiscono nell’atmosfera del ‘re’ del Sistema Solare, ma schiudono anche nuovi scenari di ricerca in quanto il modello può essere applicato ad altri pianeti gassosi.

«Mentre ci concentriamo su Giove – ha commentato Huazi Ge, ricercatore del Caltech e primo autore dello studio – stiamo cercando anche di creare una teoria sull’acqua e sulle dinamiche atmosferiche che possa essere ampiamente applicata ad altri pianeti, compresi gli esopianeti».

In alto: l’atmosfera vorticosa di Giove (Crediti: Nasa) 

In basso: il livello di umidità nelle nubi di Giove (Crediti: Huazi Ge)