È di nuovo in primo piano 2024 YR4, l’asteroide che lo scorso febbraio era stato tenuto particolarmente sotto controllo per l’eventualità di un futuro ‘incontro’ non molto cortese con la Terra. Venuto meno il rischio di impatto, il corpo celeste torna alla ribalta per ulteriori osservazioni che hanno contribuito a tracciarne un identikit più preciso. Le nuove osservazioni sono state effettuate con il telescopio Gemini South (Cile), uno dei due componenti dell’Osservatorio Internazionale Gemini, gestito dall’ente americano NoirLab (National Optical-InfraRed Astronomy Research Laboratory).
I dati acquisiti con questo telescopio, che hanno permesso di realizzare una rappresentazione in 3D dell’asteroide, sono stati illustrati in uno studio di prossima pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters (al momento disponibile in anteprima sulla piattaforma arxiv.org). Gli astronomi hanno raccolto una serie di immagini di 2024 YR4 in differenti lunghezze d’onda, per ricavarne la curva di luce, ovvero lo schema che mostra l’andamento della luminosità di un corpo celeste nel tempo. L’analisi di queste informazioni ha consentito al gruppo di lavoro di determinare la composizione e le caratteristiche orbitali di 2024 YR4 e di creare appunto un rendering tridimensionale.
Dall’esame dei dati è emerso che l’asteroide è probabilmente di tipo S, vale a dire ricco di silicati, ha un diametro massimo di circa 65 metri e ha un periodo di rotazione molto veloce, pari a circa 20 minuti; l’aspetto, piuttosto inusuale, dovrebbe ricordare quello di un disco da hockey. In base alle caratteristiche orbitali, gli scienziati hanno ipotizzato che 2024 YR4 provenga molto probabilmente dalla Fascia principale degli asteroidi e che il suo attuale percorso sia stato influenzato dall’interazione gravitazionale con Giove; inoltre, il suo movimento retrogrado nella rotazione suggerisce che possa essere migrato dall’area centrale della Fascia. L’asteroide è stato osservato anche dal telescopio Webb che ha studiato le proprietà termiche.
2024 YR4, scoperto il 27 dicembre 2024 dal telescopio Atlas a Río Hurtado in Cile, è monitorato da due gruppi di lavoro internazionali sugli asteroidi supportati dall’Onu: Iawn (International Asteroid Warning Network), presieduto dalla Nasa, e Smpag (Space Mission Planning Advisory Group), presieduto dall’Esa. L’Agenzia Spaziale Italiana ha svolto un ruolo di primo piano in entrambi i tavoli, partecipando con i suoi delegati e contribuendo all’organizzazione delle attività operative.
In alto: l’asteroide 2024 YR4 visto dal telescopio Gemini South, è il puntino al centro dell’immagine (Crediti: International Gemini Observatory/NoirLab/Nsf/Aura/M. Zamani) – L’immagine nelle dimensioni originali a questo link.
In basso: l’asteroide in versione 3D – frame del rendering (Crediti: NoirLab/Nsf/Aura/R. Proctor)