Appena 161 giorni dopo la sua partenza, lo scorso 19 gennaio la sonda Nasa Parker Solar Probe ha completato la sua prima orbita attorno al Sole, raggiungendo il punto più lontano dalla nostra stella: l’afelio. La sonda ha ora iniziato la seconda delle 24 orbite previste dalla missione, in vista del secondo incontro ravvicinato col Sole, programmato per il 4 aprile 2019. Le quattro suite di strumenti a bordo continuano a funzionare correttamente e a raccogliere dati fondamentali per il team della missione, che saranno elaborati nei prossimi mesi.

«È stata una prima orbita illuminante e affascinante», ha dichiarato il project manager della missione Andy Driesman. «Abbiamo imparato molto su come funziona la navicella spaziale e come reagisce all’ambiente solare. L’analisi dei dati che abbiamo ricevuto ci sta permettendo di conoscere cose nuove che non abbiamo visto prima. Parker Solar Probe sta portando avanti la promessa di rivelare i misteri della nostra stella».

Il secondo perielio che Parker effettuerà ad aprile, poterà il veicolo spaziale ad una distanza di circa 24 milioni di chilometri dal Sole – poco più della metà del precedente record finora detenuto dalla missione Helios del 1976, che ha raggiunto una distanza di 42 milioni di chilometri dalla superficie solare.

Nei 7 anni previsti di missione, la Parker Solar Probe diventerà il primo veicolo a visitare una stella e quello che si avvicinerà di più in assoluto al Sole, fino a 6,16 milioni di km dalla sua superficie. A giudicare dagli ultimi aggiornamenti la strada intrapresa dalla sonda è quella giusta. Durante i passaggi ravvicinati esplorerà nuove regioni dell’atmosfera del Sole, aiutando la comunità scientifica a comprendere alcuni meccanismi stellari su cui ci si interroga da decenni.

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