Cassini sta per entrare nel vivo dell’ultima fase della sua missione. La sonda Nasa-Esa-Asi effettuerà cinque passaggi ravvicinati attraverso l’atmosfera superiore di Saturno, in attesa del gran finale previsto per il 15 settembre.
Il primo – in programma per il 14 agosto – vedrà Cassini impegnata in un sorvolo tra i 1.630 e 1.710 chilometri sopra le nubi del gigante gassoso. La sonda si troverà ad affrontare un’atmosfera piuttosto densa, che richiederà l’uso dei propulsori per mantenere la stabilità: un’ambiente simile a quello rilevato da Cassini nelle orbite intorno a Titano.
‘I fly-by intorno a Titano ci hanno dato le informazioni necessarie per quest’ultima fase della missione – ha detto Earl Maize responsabile di Cassini per il Nasa Jpl – grazie all’esperienza accumulata, potremo verificare il comportamento della sonda di fronte a un’atmosfera così densa’.
Gli scienziati considereranno nominale il passaggio del 14 agosto se i propulsori opereranno tra il 10 e il 60% delle loro capacità. Se l’atmosfera sarà più densa del previsto e i propulsori saranno costretti a lavorare più energicamente, allora gli ingegneri aumenteranno l’altitudine per le orbite successive di circa 200 chilometri.
Se al contrario, l’atmosfera si rivelerà meno densa durante i primi tre passaggi, allora l’altezza verrà diminuita durante le due orbite finali di altrettanti 200 chilometri. In questo modo, gli strumenti a bordo di Cassini e in particolar modo lo spettrometro di massa Inms, potranno ottenere dati ancor più precisi sull’atmosfera.
Gli altri strumenti a bordo, avranno occasione di osservare le aurore di Saturno e di effettuare misurazioni sulla temperatura e sui vortici situati ai poli. L’11 settembre, Cassini incontrerà Titano a distanza effettuando una manovra che rallenterà la sua orbita intorno a Saturno e la indirizzerà nell’orbita corretta per la volata finale.