Per decenni gli astronomi hanno concentrato la loro attenzione su V745 Sco, un sistema stellare doppio caratterizzato da esplosioni irregolari situato a circa 25 mila anni luce dalla Terra. L’ultima esplosione – risalente al 6 febbraio 2014 – ha allertato la comunità scientifica che ha utilizzato una serie di telescopi tra cui Chandra X Ray Observatory della Nasa per osservare il raro evento. V745 Sco è un sistema binario, composto da una nana bianca e da una gigante rossa legate tra loro dalla gravità. Questi due oggetti orbitano così vicini l’uno all’altro che gli strati esterni della gigante rossa vengono strappati dall’intensa forza gravitazionale della nana bianca posandosi sulla sua superficie. Con il passare del tempo, il materiale accumulato sulla superfice di quest’ultima, scatena una potente reazione termonucleare, detta nova che fa sì che la stella sia molto più luminosa del solito.
Gli astronomi hanno osservato V745 Sco con Chandra circa due settimane dopo l’esplosione del 2014, scoprendo che la maggior parte del materiale espulso dal ssitema si stava spostando verso la Terra. Un team composto da scienziati dell’Inaf, dell’Università di Palermo e dell’Harvard Smithsonian Center for Astrophyisics ha elaborato un modello tridimensionale dell’esplosione includendo la presenza di un grande disco di gas freddo situato intorno all’equatore del sistema. Nell’immagine in alto, viene raffigurato il modello 3D dove l’onda dell’esplosione è rappresentata dal colore giallo, la massa espulsa dal viola e il disco di materiale perlopiù incontaminato dagli effetti dell’onda, in blu.
La cavità visibile sul lato sinistro del materiale espulso è provocata dai detriti della nana bianca diminuiscono di velocità quando colpiscono la gigante rossa. I risultati delle osservazioni evidenziano che la quantità di energia liberata dall’esplosione è enorme, pari a circa 10 milioni di miliardi di bombe all’idrogeno e il peso del materiale espulso ha un peso stimato pari a circa un decimo della massa terrestre. E’ stato possibile individuare, si legge nello studio, anche la composizione chimica del materiale espulso dalla nova, la nana bianca sarebbe composta principalmente da carbonio e ossigeno.