Da cosa viene generata l’intensa attività geologica su Encelado? Il satellite naturale di Saturno è stato per molto tempo sotto gli ‘occhi’ attenti di Cassini e grazie alla sonda Nasa-Esa-Asi è stato possibile scoprire ed analizzare i potenti gayser che fuoriuscivano dalle fratture al polo sud della luna. Ulteriori indagini hanno rivelato che i pennacchi di Encelado sono originati da un oceano salato che si trova sotto la sua crosta ghiacciata. Si è quindi ipotizzato che l’intensa attività idrotermale sarebbe generata da una reazione chimica tra l’acqua del mare e la crosta rocciosa, un processo naturale che avviene negli oceani terrestri. Ma questo non spiegherebbe come mai questo tipo di ambiente non si sia congelato nel corso del tempo.
Secondo studio condotto su i dati Cassini, l’esistenza di un’intensa attività idrotermale sulla luna ghiacciata di Saturno, potrebbe essere stata generata dall’attrito delle maree nel sottosuolo. E a giocare un ruolo chiave in questo processo è il nucleo di Encelado, che secondo gli scienziati, non sarebbe roccioso ma altamente poroso e in grado di generare calore. Un calore prodotto dall’attrito generato dalla forza di gravità di Saturno che avvicinandosi e allontanadosi dall’orbita di Encelado ‘deformerebbe’ la luna.
La struttura porosa permetterebbe all’acqua di infiltrarsi e passando attraverso il nucleo si riscalderebbe fino a risalire. Secondo il team di scienziati l’oceano di Encelado potrebbe quindi avere zone in cui l’acqua è molto calda e non escludono la possibilità che nel corso del tempo questo processo interesserà l’intero oceano della luna. Lo studio è stato pubblicato su Nature Astronomy.