Si chiama Abel 2537 ed è un cluster di galassie molto particolare, situato a circa tre miliardi di anni luce di distanza nella costellazione dei Pesci. Gli ammassi o cluster, costituiti da migliaia di galassie come Abell 2537, rivestono una grande importanza negli studi sulla materia oscura in quanto sono collocati in regioni dello spazio in cui questo fenomeno si presenta con una densità superiore alla media. Gli esperti sono convinti che a cluster particolarmente densi corrisponda una maggiore quantità di materia oscura nell’ambiente circostante. Questi raggruppamenti di galassie rappresentano le strutture più grandi dell’universo tenute insieme dalla loro stessa gravità.
Immortalato dal telescopio spaziale Hubble in questa scintillante immagine, Abell ha una particolarità: per via della quantità di materia che lo compone, il cluster deforma la struttura stessa del suo ambiente, facendo viaggiare la luce lungo percorsi ‘distorti’ nello spazio. L’effetto ‘visivo’ è rappresentato dalle strisce allungate e dagli archi che appaiono nell’immagine. Questo fenomeno può produrre una sorta di effetto ‘lente di ingrandimento’, permettendo agli scienziati di vedere oggetti che si trovano dietro l’ammasso di galassie e che altrimenti non sarebbe possibile osservare dalla Terra.
Hubble ha realizzato questo nuovo scatto d’autore nell’ambito del programma di osservazioni Relics (Reionization Lensing Cluster Survey), con cui è stata realizzata una mappatura di 41 cluster massicci per individuare le galassie distanti più luminose. I 41 soggetti saranno successivamente studiati dall’erede dello storico telescopio, il James Webb Space Telescope, la cui partenza verso il cosmo è prevista per la primavera del 2019.