Un letargo lunghissimo quello di Voyager 1, la sonda Nasa inattiva dagli anni ’80 a oltre 20 miliardi di chilometri di distanza dalla Terra. Ma ora il sonno è finito, e la sonda si è risvegliata dopo ben 37 anni: lo fa sapere il team dell’agenzia spaziale statunitense, che è riuscito a inviare un comando in grado di riaccendere i quattro razzi direzionali della sonda per alcuni millesimi di secondo.
Lanciata nel 1977 pochi giorni dopo la sorella Voyager 2, la navicella ha sorvolato Giove e Saturno per studiarne i campi magnetici, gli anelli e fotografarne i rispettivi satelliti. Una volta uscita dal sistema solare, Voyager 1 non ha avuto più bisogno dei suoi potenti razzi direzionali, che sono stati definitivamente disattivati l’8 novembre 1980. La sonda ha continuato comunque a raccogliere preziosissimi dati durante il suo viaggio oltre i confini del nostro sistema planetario, e ad oggi è l’unico oggetto costruito dall’uomo che abbia raggiunto lo spazio interstellare.
Il risveglio dei motori di Voyager 1 dopo 37 anni apre la possibilità di un ulteriore prolungamento della missione. “Con il posizionamento corretto dell’antenna di 3,7 metri di diametro – conferma Suzanne Dodd, responsabile del progetto Voyager al Jet Propulsion Laboratory della Nasa – la durata della missione sarà prolungata di 2-3 anni.” A gennaio i razzi saranno infatti accesi di nuovo, per posizionare la navicella con il giusto orientamento verso il nostro pianeta. Un’operazione che sarà tentata anche su Voyager 2, la sonda che come la gemella sta per uscire dal sistema solare, anche se in direzione opposta.