Potrà apparire strano ma per illustrarvi la mia opinione sull’ultimo lavoro di Giovanni Bignami (Le rivoluzioni dell’universo, Giunti 2017) partirò dalla nota in cui l’autore afferma di essere stato “costretto” a scrivere al fine di lenire il turbamento prodotto ai lettori dallo scenario cupo se non terrorizzante che descrive per il futuro del nostro pianeta, della nostra galassia, del nostro universo, ovviamente sulla base delle conoscenze di oggi. Tra un miliardo di anni l’uomo non ci sarà più? È un’ipotesi verosimile, ma, come dice l’autore, una mera ipotesi. E se non vi sarà più non dovrà preoccuparsi degli scenari futuri.
Resta l’amara e cupa visione filosofica della fine del nostro universo? Certamente, ma dell’Universo non sappiamo ancora molto, conosciamo solo la parte barionica di ciò che ci circonda. Il resto ci è oscuro. Però tutto quello che conosciamo e forse un giorno conosceremo, Giovanni Bignami lo descrive e bene segnando le tappe di quelle che chiama le cinque rivoluzioni dell’u-
niverso. Descrive il suo lavoro come un Bignami, ironizza sul nome, pura omonimia con i bignamini che hanno accompagnato gli studenti nell’era pre internet. Non è questo, piuttosto un compendio dello scibile umano sull’astronomia e l’astrofisica, di ciò che è stato e di ciò che sarà (molto più a breve, non tra miliardi di anni). Un’opera che si legge con facilità pur su temi che dovrebbero apparire complessi, dono che Giovanni Bignami ha sempre saputo coltivare con passione e che ha usato con efficacia sia come comunicatore che come manager della ricerca.
Le rivoluzioni dell’universo. Noi umani tra corpi celesti e spazi cosmici
di Giovanni Fabrizio Bignami
Giunti Editore
Prezzo euro 20,00