Dorme sonni tranquilli in attesa del risveglio, previsto a primavera inoltrata, e del primo avvistamento del suo target in programma in piena estate. La viaggiatrice in letargo è New Horizons, la sonda della Nasa che il 14 luglio 2015 ha sorvolato Plutone e che ora sta puntando verso l’oggetto della Fascia di Kuiper designato con il codice di 2014 Mu69.

Lo stato di ibernazione di  terminerà il prossimo 4 giugno, data in cui la sonda verrà svegliata e i suoi sistemi e strumenti scientifici saranno sottoposti ad un check-up. Una volta tornata pienamente attiva, l’impavida esploratrice comincerà ad avvistare 2014 Mu69 verso la metà di agosto e ad effettuare le prime osservazioni a lunga distanza; i dati che ne deriveranno saranno utilizzati dal team della missione per dirigere al meglio la sonda durante il sorvolo del piccolo corpo celeste, in programma per il 1° gennaio 20192014 Mu69, scoperto quando la missione di New Horizons era già in corso d’opera, si trova ad 1 miliardo e mezzo di chilometri da Plutone ed è ritenuto un fossile dell’antico Sistema Solare. Il suo aspetto ha fatto molto parlare di sé negli ultimi mesi, in quanto, dalle  con telescopi di terra tenute nell’estate del 2017, è emerso che potrebbe addirittura avere una piccola luna.

New Horizons osserverà l’oggetto celeste da un punto di vista privilegiato e molto più da vicino rispetto al rendez-vous con Plutone: solo 3500 chilometri2014 Mu69 è il focus del ‘secondo atto’ nel viaggio della sonda, ma lo sguardo elettronico di New Horizons si poserà anche su altri corpi della Fascia di Kuiper ed effettuerà misurazioni relative a plasmagas e polveri presenti in questa zona remota del Sistema Solare. Gli studiosi ripongono grandi aspettative in questa fase della missione di New Horizons: contano infatti di poter avere finalmente un close-up su uno dei ‘mattoni’ ancora inalterati alla base del nostro sistema planetario e di apprezzare la performance tecnica della sonda, che si sta spingendo in una zona dello spazio praticamente sconosciuta sino ad una generazione fa.