Il rover Curiosity sta indagando su alcune formazioni rocciose situate nel Vera Rubin Ridge.  Oggetto dell’interesse del laboratorio marziano dei piccoli rilievi a forma di stella e di coda di rondine visibili nelle sottili stratificazioni rocciose. 

Si tratta di un tipo di formazioni familiari ai geologi che studiano i cristalli di gesso che si sono formati nei laghi prosciugati sulla Terra. Il team scientifico di Curiosity sta considerando molteplici possibilità per l’origine di queste caratteristiche su Marte. 

Grazie a Curiosity si potrà definire quando questi cristalli si sono formati analizzando gli strati di sedimenti che si sono accumulati attorno ad essi. Sarà inoltre possibile determinare se il minerale originale che si cristallizza in queste forme è rimasto o è stato successivamente dissolto e sostituito da qualcos’altro. Le risposte possono indicare la prova di un lago prosciugato o di acque sotterranee che fluivano attraverso il sedimento dopo che esso si è cementato nella roccia. 

Per gli scienziati, questa particolare area del Vera Rubin Ridge, chiamata Jura, sembra essere un tesoro di obiettivi interessanti, tramite i quali studiare il passato di Marte. Gli strumenti di Curiosity hanno infatti portato alla luce numerose caratteristiche tra cui alcune formazioni che ricordano dei bastoncini delle dimensioni dei chicchi di riso, venature minerali con zone sia chiare che scure, variazioni cromatiche nel substrato roccioso, numerose laminazioni orizzontali. 

Si pensa che il letto roccioso finemente laminato di questa zona sia il risultato della sedimentazione del lago, come è avvenuto in diversi strati geologici più bassi e più antichi che Curiosity ha esaminato. Un’alternativa a questa ipotesi è che i cristalli si siano formati molto più tardi dai fluidi salini che si sono mossi attraverso la roccia. Questo è anche un tipo di prova che Curiosity ha documentato in più strati geologici, dove i fluidi sotterranei hanno depositato caratteristiche come le vene minerali.