Pronti al lancio? La Virgin Galactic, l’azienda aerospaziale inglese appartenente al Gruppo Virgin del magnate Richard Branson si prepara al primo volo turistico nello spazio suborbitale previsto entro la fine dell’anno ad un costo di 250.000 dollari. SpaceShipTwo, il veicolo spaziale che ospiterà a bordo 6 passeggeri, raggiungerà 15.000 metri di quota agganciato all’aereo WhiteKnightTwo, per poi sganciarsi e compiere il volo suborbitale. Da lassù si potrà osservare la curvatura della Terra, ma anche il buio dello spazio e si potrà sperimentare l’assenza di gravità.
Lo sviluppo di SpaceShipTwo è stato costellato da momenti difficili come lo schianto della navetta durante il quarto volo di prova il 31 ottobre 2014. In quest’ultimo disastro morì il copilota Michael Alsbury e rimase ferito il pilota Peter Siebold. Le successive indagini mostrarono che l’incidente fu causato da un errore di Alsbury e non da difetti intrinsechi del veicolo. A seguito del tragico incidente, nel mese di febbraio 2016 la Virgin Galactic ha presentato il suo secondo veicolo al pubblico. La navicella ha già eseguito diversi voli prova correttamente: “I test effettuati stanno andando molto bene” – afferma Branson – “dopo dodici anni di duro lavoro, ci siamo quasi”.
Anche l’Italia è all’avanguardia in questa nuova ‘space economy’. Lo scorso anno è stato firmato un nuovo Protocollo di Intesa tra Virgin Galactic e ALTEC S.p.A. (società partecipata dall’Agenzia Spaziale italiana – e Thales Alenia Space) in base al quale le due aziende valuteranno le possibilità operative per effettuare sperimentazioni dei voli suborbitali dell’azienda di Branson in uno spazioporto Italiano. Il Protocollo di Intesa rappresenta il riconoscimento del livello raggiunto dalla tecnologia Virgin Galactic per il volo spaziale suborbitale, e la lunga esperienza e competenza italiana nelle attività in campo spaziale ed aerospaziale.