È l’oggetto cosmico più luminoso mai scoperto nel cosmo primordiale e la luce che giunge fino a noi risale a quasi 13 miliardi di anni fa, quando l’universo era ancora bambino. Si tratta di un quasar, nucleo galattico la cui luminosità è di solito generata dall’attrito di polveri e gas che cadono in buco nero supermassiccio. Il quasar appena scoperto, scovato grazie ai dati del telescopio Nasa-Esa Hubble, non è da meno: l’oggetto è brillante quanto 600 trilioni di soli, e il buco nero che lo alimenta corrisponde a diversi milioni di masse solari.

Autore della scoperta un team internazionale di astronomi, che ha lavorato 20 anni per identificare e analizzare questo oggetto cosmico. Le osservazioni di Hubble mostrano anche che il quasar è estremamente attivo, ed è in grado di produrre fino a 10mila stelle all’anno. La sua nascita è da datare nel periodo di rionizzazione del giovane universo, quando le radiazioni provenienti dalle prime galassie hanno iniziato a scaldare nuovamente l’idrogeno che si era raffreddato circa 400mila anni dopo il Big Bang. L’esatto processo responsabile di questa nuova ondata di calore nel cosmo è però ancora sconosciuto: una risposta potrebbe giungere proprio dal nuovo quasar, che costituisce una sorta di faro nel giovane universo.