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I pianeti iniziano a formarsi grazie agli elementi che vengono lanciati nello spazio quando una stella esplode alla fine della sua vita.

In un nuovo studio, per la prima volta, gli scienziati hanno creato modelli che mostrano come la vita e la morte delle stelle possano influenzare la chimica di una galassia e quindi la tempistica, la composizione e la densità dei pianeti all’interno di essa. L’articolo è stato pubblicato su The Astrophysical Journal Letters a cura dei ricercatori della University of Nevada, Las Vegas (Unlv) in collaborazione la Open University of Israel.

«I materiali che contribuiscono alla formazione dei pianeti si formano all’interno di stelle che hanno tempi di vita diversi – spiega Jason Steffen dell’Unlv e autore principale dell’articolo – Questi risultati aiutano a spiegare perché i pianeti rocciosi più vecchi sono meno densi di pianeti più giovani come la Terra e suggeriscono anche che gli ingredienti necessari per la vita non siano arrivati ​​tutti in una volta».

Ossigeno, silicio, ferro e nichel, gli elementi base che compongono i pianeti, si formano all’interno delle stelle. Ogni stella si sviluppa in modo diverso; se la massa è abbondante, le stelle si evolvono rapidamente e dopo circa 10 miliardi di anni esplodono disperdendo gli elementi più leggeri come ossigeno, silicio e magnesio. Le stelle di piccola massa, invece, vivono più a lungo e alla fine della loro vita rilasciano ferro e nichel, elementi più pesanti e alla base dei nuclei planetari. I pianeti che hanno avuto origine in un ambiente galattico influenzato da stelle di piccola e grande massa contengono una maggiore varietà di questi elementi.

I modelli applicati nella nuova ricerca, hanno mostrato che i pianeti che si formano nell’habitat generato dalla morte di una stella di massa grande, tendono ad avere nuclei piccoli e mantelli spessi; viceversa, se il pianeta si forma nutrendosi dei metalli pesanti espulsi da stelle di piccola massa.

«Una conseguenza di queste scoperte è che le condizioni per la vita non iniziano immediatamente. Molti degli elementi necessari per un pianeta abitabile e per gli organismi viventi vengono resi disponibili in momenti diversi nel corso della storia galattica» ha concluso Steffen.

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Crediti immagine: Eso, L. Calcada