Sale a 6000 il numero ufficiale degli esopianeti scoperti. Un traguardo raggiunto 30 anni dopo la scoperta di 51 Pegasi b, il primo pianeta identificato al di fuori del nostro sistema solare.
A monitorare il conteggio degli esopianeti ufficiali è l’Exoplanet Science Institute di Nasa. Ad oggi sono, inoltre, 8000 gli esopianeti candidati in attesa di conferma.
Nella Via Lattea si pensa ci siano miliardi di pianeti, eppure trovarli rimane una grande sfida.
Sono, infatti, meno di 100 gli esopianeti che sono stati osservati direttamente; tutti gli altri, così deboli da perdersi nella luce della stella che li ospita, sono stati identificati con metodi di rilevamento indiretti. Per confermare la presenza di un pianeta diventa così​ necessario un monitoraggio continuo e da parte di più telescopi, allungando i tempi d’attesa.
Tuttavia, negli ultimi anni il tasso di scoperte di esopianeti ha subito un’accelerazione, una tendenza che sembra continuare.
Questo grazie soprattutto alla missione Gaia dell’Esa, conclusa nel 2025, che ha creato la mappa tridimensionale più dettagliata della Via Lattea sfruttando la tecnica astrometrica. Con un lancio previsto nel 2027, il telescopio spaziale Nancy Grace Roman punterà, invece, sull’effetto della lente gravitazionale per scoprire migliaia di nuovi esopianeti.
La missione Nasa testerà un coronografo dimostrativo per bloccare la luce stellare e rendere visibili pianeti più deboli. Sarà così in grado di osservare direttamente un pianeta delle dimensioni e della temperatura di Giove in orbita attorno a una stella simile al Sole, potendo così rilevare altri sistemi solari affini al nostro in tutta la Via Lattea.