Un team internazionale di astronomi ha scoperto una nuova stella variabile dal comportamento bizzarro: ricorda molto la stella di Tabby, quella che negli ultimi anni ha stimolato un acceso dibattito nella comunità scientifica, e per la quale si era ipotizzata la presenza di una enorme struttura aliena ad oscurarne la luce. La nuova stella ha un nome meno esotico: si chiama Vvv-Wit-07, ed è stata rivelata nel corso della campagna di osservazioni condotta con il telescopio Vista dell’Eso, in Cile. I risultati dello studio che hanno condotto alla sua scoperta sono stati pubblicati di recente sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Negli ultimi anni le campagne di osservazione del cielo hanno permesso di allargare le nostre conoscenze in materia di stelle variabili, portando alla nascita di nuove classi, e facendo emergere singole sorgenti con comportamenti del tutto anomali. Uno dei casi più particolari è senza dubbio quello della stella di Tabby, che con la sua variabilità estrema e non periodica ha fatto scervellare gli scienziati per anni, aprendo la porta a ipotesi fantascientifiche come la presenza di una struttura aliena frapposta tra noi e la stella.
La campagna osservativa dell’Eso chiamata Vista Variables in the Via Lactea (Vvv) sfrutta il telescopio Vista, che opera nelle lunghezze d’onda visibili e infrarossa, per mappare il centro della nostra galassia e la regione sud del suo disco. Fino ad ora le osservazioni hanno coperto un totale di 562 gradi quadrati di cielo. Gli obiettivi scientifici, oltre alla scoperta di nuove stelle variabili, sono la mappatura in tre dimensioni della Via Lattea, la rivelazione di eventi di microlensing, binarie a eclisse, e misure di moto proprio delle stelle. Tra le molte sorgenti scoperte durante la campagna Vvv ce ne sono alcune che sfuggono a qualunque classificazione, e gli astronomi le hanno denominate con l’acronimo Wit, che stai per “What Is This?” (letteralmente “che cos’è questo?”). Per questo motivo alla nuova stella variabile è stato assegnato il nome Vvv-Wit-07.
La luminosità di Vvv-Wit-07 è piuttosto debole, subisce improvvise e drastiche variazioni, simili a quelle osservate per la stella di Tabby e ad altri oggetti meno estremi scoperti negli ultimi anni. Quando è stata scoperta, Vvv-Wit-07 ha mostrato un calo repentino della sua luminosità, che è scesa per 11 giorni, risalendo improvvisamente nei 48 giorni successivi. Il suo comportamento può essere spiegato con la presenza di ammassi di polveri che oscurano la stella, che possono avere la forma di un disco, un anello o anche forme irregolari, come capita nel caso di addensamenti di materiale cometario. Al momento i ricercatori non escludono nessuno scenario, ma sono in programma nuove osservazioni nel corso del prossimo anno, che permetteranno di stringere il cerchio e avvicinarci a un’interpretazione più chiara della natura della sorgente.