Saturno batte Giove 145 a 92: la recente scoperta di 62 nuovi satelliti naturali che volteggiano intorno al sesto pianeta del Sistema Solare ha ribaltato l’esito della sfida tra i due colossi gassosi. Infatti, nello scorso mese di febbraio, Giove aveva avuto la meglio sul suo vicino grazie all’individuazione di 12 nuove lune: il verdetto era stato 92 a 83.

La scoperta è stata effettuata da team internazionale di ricercatori, coordinato dall’Istituto di Astronomia e Astrofisica dell’Accademia Sinica di Taiwan, che ha utilizzato una particolare metodologia per setacciare i dintorni di Saturno; questa tecnica, usata in precedenza per le lune di Urano e Nettuno, è definita ‘shift and stack’ (letteralmente ‘sposta e impila’).

Questo processo consiste nello spostamento di una serie di immagini – in sequenza – alla velocità con cui ogni luna si muove attraverso il cielo; da ciò deriva un miglioramento del segnale di ciascun corpo celeste quando tutti i dati vengono combinati, per cui gli oggetti troppo deboli alla fine diventano visibili nelle immagini ‘impilate’. Gli scienziati hanno lavorato sulle informazioni acquisite dal telescopio Cfht (Canada-France-Hawaii Telescope) tra il 2019 e il 2021; usando il metodo sopra descritto sulle immagini raccolte dal telescopio nell’arco di 3 ore, è stato possibile individuare questi piccoli corpi che al massimo hanno un diametro di 2,5 chilometri.

La scoperta ha richiesto ulteriori approfondimenti in modo da certificare lo status degli oggetti in questione che avrebbero potuto anche essere degli asteroidi di passaggio. Quindi, le 62 lune sono state monitorate a lungo per avere la certezza che stessero percorrendo la loro orbita intorno a Saturno: dopo oltre 2 anni di controlli, finalmente i nuovi satelliti naturali sono stati confermati e sono stati riconosciuti dall’Unione Astronomica Internazionale.

Le 62 lune sono di forma irregolare e hanno orbite ampie, ellittiche e inclinate rispetto ai percorsi seguiti dalle loro ‘colleghe’ dall’aspetto regolare; per quanto riguarda la collocazione, le ‘neofite’ si trovano distribuite all’interno di tre specifici gruppi di satelliti di Saturno, ovvero Inuit, Gallico e Nordico. Si ritiene che queste tre ‘famiglie’ possano essere il frutto di antiche collisioni: gli attuali corpi celesti dovrebbero essere quanto rimane dopo gli scontri tra lune che, in un remoto passato, erano state ‘catturate’ da Saturno.

Gli studiosi ritengono che una migliore comprensione della distribuzione orbitale di questi corpi celesti possa schiudere nuovi scenari di ricerca sul sistema delle lune irregolari di Saturno.

In alto: Saturno con alcune delle sue lune in un’immagine di Hubble (Crediti: Nasa, Esa, A. Simon-Gsfc , il team Opal e J. DePasquale-StScI)