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Catturare 3.600 immagini al giorno per creare una mappa tridimensionale dettagliata dell’intero universo visibile, in 96 bande di colore: è questo l’enorme lavoro affidato all’osservatorio spaziale della Nasa Spherex, che in questi giorni è passato dalla fase di test e verifiche degli strumenti alla vera e propria attività esplorativa.
La scansione del cosmo sarà la più accurata di sempre. Spherex determinerà la posizione di centinaia di milioni di galassie nelle tre coordinate cartesiane e cercherà indizi utili a ricostruire la storia evolutiva dell’Universo. L’osservatorio resterà operativo nei prossimi 25 mesi, percorrendo l’orbita polare in cui è stato posizionato per più di undicimila volte. Per una scansione completa dell’universo, a colori e in ogni direzione, impiegherà sei mesi.
Il telescopio montato a bordo di Spherex è in grado di fare osservazioni in 102 lunghezze d’onda dell’infrarosso e, mediante tecniche spettroscopiche, può anche determinare la composizione dei materiali. Quest’ultima caratteristica permetterà all’osservatorio di cercare acqua e altri ingredienti base della vita dentro le nubi interstellari, per le quali sono previste oltre nove milioni di scansioni.
Questo piccolo ma potentissimo strumento, realizzato dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa e dal Caltech a Pasadena, in pochi giorni di attività ha già prodotto una corposa quantità di dati la cui analisi, insieme a quelli futuri, è stata affidata a 13 diversi istituti scientifici negli Stati Uniti, Corea del Sud e Taiwan.
Presto saranno anche consultabili da chiunque, attraverso la pubblicazione sulla pagina web dell’Infrared Science Archive della Nasa.
CREDITS: Nasa, Jpl, Caltech, Hubble
MUSIC: Documentary – Ivan Luzan