Nel prossimo futuro sarà possibile friggere i nostri cibi preferiti anche in microgravità. Per dimostrare la possibilità di utilizzare questa modalità di cottura nello spazio, Il team di ricercatori del progetto Flying Friyng dell’Esa, ha realizzato una speciale friggitrice automatizzata, utilizzata per eseguire due esperimenti a bordo di un volo parabolico dell’Esa. Nel dettaglio gli scienziati hanno utilizzato la modalità di frittura a immersione per cuocere delle patate, filmando tutto il processo con alcune telecamere ad alta velocità. L’esperimento ha dimostrato che anche in microgravità le bolle si staccano dalla superfice delle patatine senza problemi, esattamente come accade sulla Terra. La frittura quindi potrà essere utilizzata anche dalle prossime generazioni di astronauti, impegnati nelle missioni di lungo periodo sulla Luna e su Marte. Ma non è tutto: per rendere possibile l’esperimento Flying Frying, l’Esa ha messo a punto un dispositivo innovativo in grado di osservare simultaneamente la dinamica delle bolle sulla superficie della frittura e il suo comportamento termico interno. Secondo i ricercatori questa tecnologia potrebbe essere usata anche in altri campi, ad esempio per comprendere meglio come avviene la produzione di idrogeno da energia solare in microgravità.

Immagine in apertura: il dispositivo utilizzato per la frittura a immersione in microgravità. Crediti: Esa