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Continuano i progressi nello sviluppo di Orbital Reef, la stazione spaziale commerciale di Blue Origin finanziata dalla Nasa. Grazie a una riproduzione a grandezza naturale realizzata da Blue Origin, i principali componenti della stazione sono stati, infatti, testati da diversi esperti, visitandoli singolarmente o a piccoli gruppi: questa attività di test è chiamata “day-in-the-life”.

Il successo di questa prova rappresenta una tappa fondamentale per la Nasa nell’ambito dei programmi di investimento privato nello spazio, con l’obiettivo di costruire un avamposto commerciale in orbita terrestre bassa (Leo).

Il test appena concluso ha permesso di valutare vari aspetti dell’ambiente di Orbital Reef, fornendo informazioni necessarie alla progettazione della stazione spaziale. Le aree di valutazione hanno compreso gli alloggi privati dell’equipaggio, la zona pranzo, i servizi igienici, il laboratorio di ricerca e i portelli di attracco. Gli esperti son stati protagonisti durante la simulazione delle operazioni in microgravità all’interno del modello della stazione, fornendo feedback sulle attività quali il trasferimento dei carichi e dei rifiuti, lo stivaggio delle merci e la qualità dei siti di lavoro e di ricerca degli astronauti.

Le osservazioni degli esperti, raccolte grazie a queste simulazioni, forniranno spunti fondamentali per lo sviluppo in corso della stazione spaziale. Sulla base di questi sviluppi verranno successivamente aggiornati anche i diversi modelli della stazione che Blue Origin realizzerà con una maggiore fedeltà dei componenti e dei sottosistemi man mano che verranno testati direttamente dagli esperti.

Un processo a catena finalizzato a ridurre i rischi per la salute dei futuri equipaggi e a aumentare la sicurezza di Orbital Reef.

 

Immagine in evidenza: rendering della futura stazione spaziale Orbital Reef. Crediti: Blue Origin.