Dallo scorso 13 settembre, la sonda Esa Mars Express è impegnata nell’osservazione di una singolare formazione di nubi dalla forma allungata, situata nelle vicinanze del vulcano Arsia Mons. Gli scienziati ritengono che le nubi siano composte da ghiaccio d’acqua e che la loro particolare forma sia influenzata dai flussi d’aria e non dall’attività vulcani, un fenomeno consueto in quest’area di Marte. Le nubi, che si estendono per circa 1500 chilometri a ovest di Arsia Mons, sono state fotografate dalla Visual Monitoring Camera a bordo di Mars Express, lo scorso 10 ottobre.
La stagione invernale nell’emisfero nord del pianeta ha avuto inizio il 16 ottobre. Solitamente, nei mesi che precedono il solstizio d’inverno, la maggior parte delle nubi scompare dai grandi vulcani che godono della presenza di copertura nuvolosa per tutto il resto dell’anno. Mars Express e altre sonde hanno avuto modo di osservare questo fenomeno in tre occasioni: nel 2009, 2012 e 2015. L’aspetto di queste nubi cambia durante il corso della giornata: nel dettaglio, durante la mattina, si allungano notevolmente tanto da poter essere visibili anche dai telescopi sulla Terra.
La formazione di nubi di ghiaccio d’acqua è sensibile alla quantità di polvere presente nell’atmosfera. Le immagini di Mars Express sono state realizzate dopo la grande tempesta di sabbia che ha travolto l’intero pianeta nei mesi di giugno e luglio; proprio questo fenomeno sarà fondamentale per fornire importanti informazioni sull’effetto della polvere sullo sviluppo della nube. Le nubi sono state osservate anche con lo spettrometro Omega e con la videocamera ad alta risoluzione Hrsc, due strumenti in grado di fornire una grande varietà di dati, che consentiranno agli scienziati di studiare questo fenomeno da diversi punti di vista.