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Lo scorso giugno alle 7:10 del mattino Pushpak ha completato il terzo e più complicato esperimento di atterraggio della missione RLV-LEX-03.

Questo sofisticato veicolo è uno spazioplano riutilizzabile senza equipaggio che si aggiunge ai già operativi X-37B della U.S. Space Force e al misterioso velivolo cinese Shenlong.

La missione, condotta dall’Organizzazione per la Ricerca Spaziale Indiana, fa parte di un piano per un accesso a basso costo allo spazio e ha l’obiettivo di potenziare il veicolo per renderlo parte di un sistema di lancio orbitale a due stadi riutilizzabile entro la fine del decennio.

Lungo 6,5 metri, Pushpak è composto da una fusoliera, un naso, ali a doppio delta e due code verticali gemelle. Non è la prima volta che spalanca le ali, ma questa volta ha dovuto affrontare manovre più difficili e in condizioni di forte vento.

L’aereo è stato rilasciato da un elicottero Chinook dell’Aviazione Indiana a un’altitudine di 4,5 km, in una posizione volutamente disallineata di 500 metri rispetto alla linea centrale della pista di atterraggio. Correggendo il raggio d’azione, Pushpak ha comunque effettuato un atterraggio autonomo impeccabile, a una velocità che ha superato i 320 km/h, poi ridotta a quasi 100 km/h.

Dopo il successo di questa missione, l’agenzia spaziale indiana dovrà lavorare per lanciare una versione più grande di Pushpak, da testare in orbita terrestre, e che dovrà rientrare sulla Terra, su una pista, atterrando in sicurezza.