Un ‘inedito’ sistema stellare nel mirino dell’Osservatorio Mt John dell’Università di Canterbury (Nuova Zelanda) e del South African Large Telescope (Sudafrica): le osservazioni spettroscopiche ad alta risoluzione hanno confermato l’esistenza di un particolare quartetto, già individuato nel 2017 e ora oggetto di un recente studio pubblicato su Nature Astronomy. Lo studio, condotto da un team internazionale, ha visto anche la partecipazione dell’Inaf-Istituto Nazionale di Astrofisica (Osservatorio di Arcetri).

Si tratta di Hd74438, il sistema stellare quadruplo più giovane (solo 43 milioni di anni) della Via Lattea, appartenente all’ammasso stellare aperto Ic2391 (conosciuto anche come Ammasso di Omicron Velorum, a circa 490 anni luce dal Sistema Solare).

Gli astronomi hanno potuto appurare che Hd74438 è sistema composto da quattro stelle legate gravitazionalmente; in particolare, si compone di una coppia di stelle che orbitano una intorno all’altra con brevi periodi orbitali e di un’altra coppia caratterizzata da periodi orbitali più lunghi.

Gli autori dello studio hanno evidenziato che le quattro stelle legate gravitazionalmente possono provocare collisioni o eventi di fusione che, a loro volta, produrrebbero stelle morte (ossia, nane bianche) dotate di masse appena al di sotto del limite di Chandrasekhar (circa 1,4 volte la massa del Sole); ancora, queste entità potrebbero innescare esplosioni di supernova termonucleare.

Circa il 70%-85% di tutte le supernove termonucleari – afferma il gruppo di lavoro – sarebbe da addebitare a nane bianche con masse al di sotto del limite di Chandrasekhar.

Come già detto, i sistemi stellari quadrupli sono fenomeni rari la cui importanza è data dai processi fisico-dinamici che condizionano la loro evoluzione: perturbazioni dinamiche delle orbite, trasferimento di massa tra stelle compagne, collisioni, fusioni e in qualche caso esplosioni termonucleari da cui hanno origine vari elementi chimici.

In alto: illustrazione delle traiettorie orbitali del sistema stella re quadruplo Hd 74438.
Crediti immagine: Merle et a.