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Ha preso il via alle 11:30 (ora italiana) di oggi Chang’-e 6, sesta e complessa missione dell’agenzia spaziale cinese Cnsa (Chinese National Space Administration) dedicata all’esplorazione lunare; la sonda, che complessivamente pesa oltre 8 tonnellate, ha spiccato il volo dalla base di Wenchang a bordo di un lanciatore Lunga Marcia 5.

Chang’-e 6, che dovrebbe raggiungere la Luna in un arco di tempo di circa 53 giorni, ha come obiettivo la raccolta – per la prima volta – di campioni dal versante nascosto del nostro satellite naturale: da questo prezioso materiale la comunità scientifica auspica di trarre nuove informazioni sul passato della Luna, ma anche sul sistema Terra-Luna e sulla storia e sull’evoluzione dell’intero Sistema Solare.

Una volta che si sarà separato dal suo veicolo orbitale, il lander di Chang’-e 6 raggiungerà il cratere Apollo nell’area del bacino del Polo Sud-Aitken (Spa): si tratta di una cavità meteoritica di oltre 2mila chilometri di diametro, situata nei pressi del polo sud e considerata una delle più larghe, profonde e antiche tra quelle presenti sulla Luna. Secondo gli studiosi, dovrebbe risalire a 4,3 miliardi di anni fa. In questa zona il lander raccoglierà circa 2 chilogrammi di campioni con una trivella, raggiungendo una profondità di 2 metri, e una paletta; il materiale sarà poi caricato su un altro veicolo, che verrà rilanciato in orbita per il rendez-vous e il successivo attracco con l’orbiter. Da questo veicolo i campioni saranno trasferiti in una capsula che verrà rilasciata dall’orbiter poco prima che esso raggiunga la Terra; l’atterraggio del contenitore è previsto nella Mongolia Interna, una regione della Cina settentrionale.

Gli scienziati ritengono che studiando i campioni del bacino Spa si possano scoprire anche nuovi dettagli sulla struttura interna della Luna: infatti, gli impatti che hanno prodotto crateri come Spa sono in grado di spazzare via la crosta lunare e, potenzialmente, di portare a galla frammenti degli strati sottostanti. Inoltre, un altro compito della missione sarà l’analisi delle differenze tra le due facce della Luna: quella visibile è caratterizzata dalla presenza dei mari (pianure basaltiche), mentre quella nascosta è gremita di crateri. Oltre a questi importanti obiettivi, Chang’-e 6 sarà un importante banco di prova per alcune manovre fondamentali per una futura missione di tipo sample return su Marte che la Cina prevede di lanciare intorno al 2030.

In alto: il volto nascosto della Luna, con indicato il bacino del Polo Sud-Aitken – immagine della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa (Crediti: Nasa/Gsfc/Università dell’Arizona) 

In basso: mappa del volto nascosto della Luna, con indicata la zona di allunaggio del lander di Chang’-e 6 (Crediti: Cnsa)

 

Mappa del lato nascosto della Luna