Oggi, due anni dopo il lancio, la missione Lucy di Nasa accenderà per la prima volta i suoi motori principali nello spazio profondo. La sonda inaugurerà così una sequenza di azioni necessarie per raggiungere, nel 2027, il suo obiettivo principale: gli asteroidi troiani di Giove, tuttora inesplorati.

Per poterli studiare, la sonda dovrà abbandonare la sua attuale orbita solare, che sfiora appena la fascia principale degli asteroidi tra Marte e Giove. Grazie all’attuale orbita, a novembre 2023, Lucy ha potuto visitare il piccolo asteroide Dinkinesh, il primo tra i suoi obiettivi, svelando la sua sorprendente natura di sistema binario a contatto.

Ora, Lucy si sposterà lungo la nuova orbita effettuando due manovre in questa settimana e un sorvolo della Terra previsto a fine 2024.
La manovra di oggi, il primo step di questo processo di trasferimento, consiste in una breve accensione che permetterà al team di analizzare le prestazioni della navicella. Secondo i piani, il 3 febbraio seguirà una seconda spinta più ampia, sempre grazie ai suoi motori principali. Questa combinazione, che consumerà circa metà del propellente di Lucy, permetterà alla sonda di accelerare complessivamente di circa 3.217 chilometri orari e assumere così la velocità necessaria per affrontare, il prossimo dicembre, il flyby della Terra: Lucy si spingerà fino a meno di 370 chilometri dalla superficie terrestre ottenendo così la spinta gravitazionale necessaria per fiondarsi verso il sistema di Giove.

La nuova orbita porterà la sonda ad attraversare prima la fascia principale degli asteroidi, dove incontrerà l’asteroide Donaldjohanson nell’aprile 2025, per poi approdare all’inseguimento dello sciame di asteroidi troiani che condividono l’orbita del gigante gassoso intorno al Sole.
Gli asteroidi troiani sono aggregati in due gruppi differenti: il primo è chiamato campo greco ed è leggermente più avanti di Giove; il secondo è il campo troiano, che si trova al contrario dietro al gigante gassoso. Il primo di questi asteroidi che Lucy potrà osservare, nell’agosto 2027, sarà l’asteroide Eurybates e il suo satellite Queta, appartenenti al gruppo del campo greco.

 

Immagine in evidenza: illustrazione artistica di Lucy mentre si avvicina all’asteroide Dinkinesh. Crediti: Nasa