Fin qui tutto bene: la missione giapponese Slim è entrata nell’orbita lunare il 25 dicembre scorso. Lo ha annunciato il giorno stesso l’Agenzia spaziale giapponese Jaxa. Ora il team punta al prossimo, fondamentale obiettivo: conquistare il suolo lunare.
Slim si trova ora, come previsto, in un’orbita lunare polare di 600 x 4.000 chilometri. La navicella spaziale è attualmente in condizioni normali e presto inizierà ad abbassare gradualmente la sua orbita in preparazione all’atterraggio.

Il tentativo di allunaggio inizierà alle 15:00 UTC, le 16:00 ora italiana, del 19 gennaio, con atterraggio previsto circa 20 minuti dopo. Il lander punterà a posarsi entro 100 metri dal suo punto di destinazione, sul pendio del cratere Shioli, situato a media latitudine.

Slim è stato lanciato il 6 settembre su un razzo H-2A dal centro spaziale giapponese di Tanegashima insieme al telescopio spaziale Xrism. La navicella spaziale Slim è entrata nell’orbita terrestre bassa e ha iniziato una serie di manovre di sollevamento dell’orbita come parte del suo viaggio verso la Luna.

Slim ha effettuato un’inserzione translunare il 30 settembre, effettuando un sorvolo lunare il 4 ottobre. Questa manovra ha posto la navicella spaziale in una traiettoria ad anello permettendo alla sonda di risparmiare carburante nel suo viaggio verso il nostro satellite, fino all’inserimento nell’orbita lunare il giorno di Natale.
Il veicolo abbasserà gradualmente il suo apolunio – il punto più lontano dalla Luna – ed entrerà in un’orbita circolare a un’altitudine di circa 600 chilometri a metà gennaio, stando a quanto reso noto dalla Jaxa.

L’altitudine della sonda verrà quindi abbassata ancora, raggiungendo un’orbita di 15 km di altitudine il 19 gennaio, ora del Giappone, pronto per effettuare l’allunaggio. A quel punto Slim inizierà a decelerare da una velocità di circa 1.700 metri al secondo.

Cinque gambe in alluminio stampato in 3D aiuteranno il lander ad assorbire l’impatto dell’atterraggio e a stabilirsi sul bordo inclinato del cratere Shioli, largo 300 metri.

Se Slim avrà successo, il Giappone sarà il quinto paese ad effettuare un atterraggio morbido sulla Luna. Ad agosto l’India è diventata la quarta nazione a raggiungere l’impresa con l’atterraggio della missione Chandrayaan-3.

L’obiettivo principale di Slim è dimostrare che è possibile effettuare un atterraggio morbido lunare altamente accurato con un’architettura leggera. Il veicolo utilizzerà un sistema di navigazione basato sulla visione (quindi non sul segnale gps), e utilizzerà dati raccolti dall’orbiter giapponese Selene lanciato nel 2007. Questo sistema sarà utilizzato per identificare la zona di atterraggio durante la discesa e l’atterraggio autonomo. Slim dispone inoltre di un telemetro laser per le fasi finali della discesa.

Oltre a testare la capacità di atterraggio, la navicella spaziale è progettata per trascorrere il resto della giornata lunare sulla superficie conducendo esperimenti. Slim trasporta una Multi-Band Camera (MBC) per valutare la composizione del cratere Shioli e analizzare gli spettri della luce solare riflessa dalla sua superficie. I team stanno cercando in particolare la presenza del minerale olivina, che potrebbe essere stato espulso in passato da sotto la crosta lunare e trovarsi, quindi, in superficie.

Slim trasporta anche una coppia di rover piccoli e innovativi: il Lunar Excursion Vehicle 1 (Lev-1) che utilizza un meccanismo di salto, mentre Lev-2 è un rover sferico delle dimensioni di una palla da baseball. Entrambi trasportano telecamere e carichi scientifici.
Secondo JAXA, la missione potrebbe portare a minori costi di esplorazione in futuro.

La precisione degli atterraggi sarà utile per accedere ad aree di elevato interesse scientifico invece che a zone di atterraggio più generali e sicure.
Il costo di sviluppo previsto era di 18 miliardi di yen, pari a 120 milioni di dollari.

 

In apertura: un render della missione giapponese Slim durante la discesa sul suolo lunare. Crediti Jaxa.