«Siamo pronti a partire» ha dichiarato l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) il 19 dicembre, dopo aver completato con successo un test su un prototitpo di Ariane 6, il prossimo lanciatore europeo.

Il Combined Test Loading (Ctlo3) si è svolto il 15 dicembre presso lo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese. Dopo aver caricato il propellente e simulato un conto alla rovescia, il test si è concluso con l’accensione del motore Vulcain 2.1.

«Il test si basava su condizioni di accensione estreme che richiedevano una modalità di interruzione e scarico di propellenti dal razzo con risorse di controllo molto limitate – ha detto l’Esa – Le prove sono state eseguite molto bene e il conto alla rovescia è andato esattamente come previsto».

Ancora da indagare, invece sono le prestazioni dello stadio superiore, il cui Hot Firing Test (Hft4) non è andato a buon fine. Il 7 dicembre, presso il sito di Lampoldshausen dell’Agenzia Spaziale Tedesca (Dlr), era sta eseguita un’accensione del motore dell’upper stage in “condizioni estreme e inaspettate” rispetto a quelle previste in un volo normale, ma il test è stato interrotto due minuti dopo l’inizio poiché “alcuni parametri erano andati oltre le soglie predeterminate”.

L’Esa è comunque fiduciosa che le indagini sul Hft4 non influenzeranno il programma del volo inaugurale previsto tra luglio e agosto del 2024.

Intanto alcune prove sul sistema di lancio proseguiranno fino all’inizio del prossimo anno. A fine gennaio è previsto il test del sistema di disconnessione dei cordoni ombelicali sulla rampa di lancio per il rifornimento del razzo, mentre l’arrivo dell’hardware di volo per il primo lancio dell’Ariane 6 è previsto a Kourou a metà febbraio.

 

Immagine in evidenza: Ariane 6 durante il Combined Test Loading a Kourou – Crediti: Esa