Il suo nome completo è 29P/Schwassmann-Wachmann 1, ma è nota con il più breve appellativo di 29P ed è salita agli onori della cronaca per uno studio relativo alle polveri della sua chioma, in cui sono presenti in maggioranza schiacciante particelle di silicati ricchi di magnesio. La ricerca, condotta da un team internazionale di astronomi, è stata coordinata dall’Istituto di Astronomia, Geofisica e Scienze Atmosferiche dell’Università di San Paolo del Brasile ed è stata recentemente pubblicata sulla rivista di planetologia Icarus (articolo: “Comet 29P/Schwassmann-Wachmann 1 dust environment from photometric observation at the Soar Telescope”).

Il gruppo di lavoro ha basato la sua indagine su una serie di osservazioni compiute in una sola notte nel momento in cui 29P era particolarmente luminosa per un improvviso picco della sua attività cometaria; la campagna è stata condotta con il telescopio cileno Soar (Southern Astrophysical Research). Successivamente, gli scienziati hanno sviluppato un modello relativo allo scattering della luce di 29P, grazie al quale sono giunti alla conclusione che le polveri della cometa sono costituite – per la quasi totalità – da silicati ricchi di magnesio con una piccola percentuale di ferro; la presenza di queste sostanze era stata individuata anche da osservazioni effettuate da sonde spaziali. Per arrivare a tale risultato, gli esperti hanno misurato il colore della luce solare riflessa dalla chioma di 29P, usando filtri a banda larga regolati su blu, verde, rosso ed infrarosso. La preponderanza di un solo tipo di materiale è poco usuale e, oltre a 29P, si conosce solo un’altra cometa con questa peculiarità: la 17/p Holmes, che, come 29P, va soggetta a picchi di attività cometaria connessa ad emissioni di monossido e biossido di carbonio.

29P ha anche un’altra particolarità: una natura ambivalente. Infatti, gli astronomi l’hanno classificata come ‘centauro’, vale a dire un oggetto celeste che ha caratteristiche proprie sia delle comete che degli asteroidi. Proprio questa sua ambivalenza vela di mistero le sue origini: 29P, per la sua orbita quasi circolare, sembrerebbe provenire dalla Fascia di Kuiper, mentre altri dati suggeriscono una provenienza dalla remota Nube di Oort. Solo un uno studio approfondito della composizione chimica del nucleo, secondo gli studiosi, potrà essere utile a risolvere questo dubbio. In ogni caso, gli astronomi sono convinti che l’osservazione e lo studio delle comete siano di fondamentale importanza per ricostruire la storia del Sistema Solare, dal momento che sono tra gli oggetti più antichi del nostro sistema planetario.

Immagine: la cometa 29P (Credits: Michael Hauss)