I venti di gas sono espulsi dalle galassie sopra e sotto di esse disegnando nello spazio una forma a clessidra. È quanto scoperto da un team di astronomi che ha indagato circa 200 galassie a spirale distanti, ossia in formazione stellare, con il Very Large Telescope (Vlt) in Cile. Il team ha osservato, per la prima volta in tre dimensioni, che l’espulsione di venti galattici ad alta velocità ad opera di queste galassie avviene perpendicolarmente al disco galattico.
La ricerca, pubblicata su Nature, ha constatato che i venti galattici si spingono fino allo spazio intergalattico seguendo una geometria a cono bipolare, ossia quella tipica di una clessidra. Lo studio conferma così la teoria prevalente dell’evoluzione delle galassie, secondo cui le galassie in formazione stellare guidano i venti intergalattici sfogando il loro gas lungo i poli.

Nonostante i modelli cosmologici prevedano un aumento della frequenza e della potenza dei flussi di gas nelle galassie con una elevata attività di formazione stellare, osservare questi venti galattici nelle galassie distanti non è, tuttavia, per nulla semplice; questo a causa della bassa densità del gas e della bassa luminosità superficiale. Finora questi flussi erano stati osservati direttamente solo nell’universo locale in diverse galassie singole.
Ora, attraverso lo strumento Muse del Vlt, gli astronomi sono riusciti a mappare i flussi e le velocità medie del gas intorno a circa duecento galassie a spirale distanti, captando il segnale rilasciato dal gas magnesio.

La metà delle galassie indagate si è mostrata con un piano galattico non frontale rispetto al punto di osservazione, permettendo così di svelare che cosa succede sopra e sotto di esse. Le osservazioni hanno così dimostrato per la prima volta in modo convincente che i venti galattici si spingono ben oltre le galassie, formando una clessidra di flussi di gas su e giù rispetto al piano galattico.

«Abbiamo rilevato il gas fino a decine di migliaia di anni luce dalla galassia, che si muove nello spazio intergalattico a centinaia di chilometri al secondo», afferma il primo autore Yucheng Guo.

La mappatura 3d dei flussi di gas permetterà ora agli astronomi di testare e regolare le loro simulazioni al computer dell’evoluzione delle galassie.

 

Immagine in evidenza: flussi di gas (rosso) in prossimità di galassie a spirale (bianco). L’immagine di sinistra mostra la fuoriuscita di gas per il gruppo di galassie che vediamo con un piano galattico non frontale. È evidente che la maggior parte del gas fuoriesce verso l’alto e verso il basso nello spazio intergalattico. L’immagine di destra mostra le galassie che vediamo invece frontalmente. Qui è visibile un anello di gas perché il gas davanti alla galassia assorbe più luce dalla galassia di quanta ne emetta (l’assorbimento netto è blu). Crediti: Yucheng Guo