Non è sfuggita al James Webb Space Telescope Ceers-2112, una galassia a spirale barrata come la nostra Via Lattea, che si è formata quando l’universo non aveva più di circa 2,1 miliardi di anni. Scoperta dal telescopio frutto della collaborazione Nasa, Esa e Csa, questa è la più lontana galassia a spirale barrata simile alla Via Lattea che sia stata osservata finora.
La scoperta rivoluziona i modelli teorici di formazione ed evoluzione delle galassie a spirale al punto da chiedersi se già agli albori dell’universo questo tipo di galassie potessero essere già stabili e ordinate, proprio come la nostra Via Lattea.
Ceers-2112, infatti, ha una barra galattica nel suo centro: una struttura fatta di stelle all’interno delle galassie.
«Quasi tutte le barre si trovano nelle galassie a spirale e la barra nella ceers-2112 suggerisce che le galassie sono maturate e sono diventate ordinate molto più velocemente di quanto pensassimo in precedenza, il che significa che alcuni aspetti delle nostre teorie sulla formazione delle galassie e sull’evoluzione hanno bisogno di una revisione», afferma uno dei coautori Alexander de la Vega del dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università della California, Riverside – Usa.
I modelli adottati finora si basavano sulle teorie per le quali in un universo molto giovane le galassie erano instabili e caotiche. Si pensava che le barre non potessero formarsi o durare a lungo nelle galassie nell’universo primordiale, poiché la forte turbolenza del gas tipica delle galassie a disco ad alto redshift sopprime o ritarda la formazione della barra.
«Questi modelli potrebbero aver bisogno di regolare quanta materia oscura costituisce le galassie nell’universo primordiale, poiché si ritiene che la materia oscura influenzi la velocità con cui si formano le barre. In secondo luogo, la scoperta del Ceers-2112 dimostra che strutture come barre possono essere rilevate quando l’universo era molto giovane. Questo è importante perché le galassie in un lontano passato erano più piccole di quanto non siano ora, il che rende più difficile trovare le barre. La scoperta di Ceers-2112 apre la strada a più barre da scoprire nell’universo giovane» spiega de la Vega.
Lo studio, pubblicato su Nature, vede tra i coautori gli italiani Chiara Buttitta – Inaf, Osservatorio Astronomico di Capodimonte Napoli Dipartimento di Fisica e Astronomia “G. Galilei”, Università di Padova, Enrico Maria Corsini – Dipartimento di Fisica e Astronomia “G. Galilei”, Università di Padova – Inaf – Osservatorio Astronomico di Padova e Laura Bisigello – Dipartimento di Fisica e Astronomia “G. Galilei”, Università di Padova- Inaf – Osservatorio Astronomico di Padova.
In apertura: una rappresentazione artistica della galassia barrata a spirale Ceers-2112, osservata nell’Universo primordiale. La Terra si riflette su un’illusoria bolla che circonda la galassia, ricordando la connessione tra la Via Lattea e Ceers-2112. Credito Luca Costantin/Cab/Csic-Inta.