Ha un aspetto festoso e scintillante e i suoi bracci si snodano sinuosi nello spazio, punteggiati dal blu intenso degli ammassi stellari: ecco la galassia Ngc 6951, protagonista del nuovo ‘scatto artistico’ di Hubble. Situata nella costellazione di Cefeo, a 78 milioni di anni luce dalla Terra, la galassia è stata classificata in diversi modi: a spirale intermedia, Seyfert di tipo II e Liner.

Ngc 6951, scoperta indipendentemente dall’astronomo francese Jerome Coggia nel 1877 e dal suo collega americano Lewis Swift nel 1878, si presenta quindi come un oggetto celeste molto interessante, anche per la sua attività di formazione stellare.

La galassia, che ha un diametro di 75mila anni luce, è stata definita come a spirale intermedia, ovvero una via di mezzo tra una galassia a spirale barrata e una a spirale non barrata. Il suo ruolo come culla di nuovi astri è stato intermittente: 800 milioni di anni fa le nascite stellari hanno raggiunto il massimo, poi seguito da un periodo di stasi durato 300 milioni di anni e da una nuova fase di intensa creazione. La galassia ospita numerosi ammassi stellari (i punti blu) e regioni di gas molto turbolente (in rosso scuro).

Ngc 6951, però, è stata classificata anche come Seyfert di tipo II, cioè una galassia attiva che emette grandi quantità di radiazioni infrarosse ed è dotata di materia gassosa in lento movimento vicino al suo centro. Altri astronomi, invece, considerano Ngc 6951 come una galassia Liner (Low-ionization nuclear emission-line region); questo genere di oggetto celeste è simile a una Seyfert di tipo II, ma con un nucleo più freddo che emette atomi debolmente ionizzati o neutri come ossigeno, azoto e zolfo.

Nel ‘cuore’ di questa galassia poliedrica si annida un buco nero supermassiccio che – circondato da un anello di stelle, gas e polveri – si estende per circa 3700 anni luce. Questo cerchio, definito ‘circumnucleare’, ha un’età compresa tra 1 e 1,5 miliardi di anni ed è stato una vivace fucina di nuovi astri. Infine, Ngc 6951, a coronamento di un ‘curriculum’ già molto ricco, ha ospitato almeno sei supernove negli ultimi 25 anni.

Hubble ha immortalato Ngc 6951 con le fotocamere Wfc3 (Wide Field Camera 3) e Acs (Advanced Camera for Surveys).

In alto: la galassia Ngc 6951 vista da Hubble [Crediti: Nasa’s Hubble Space Telescope, Esa, A. Filippenko (University of California – Berkeley), R. Foley (University of California – Santa Cruz), C. Kilpatrick (Northwestern University), and D. Sand (University of Arizona); Processing: Gladys Kober (Nasa/Catholic University of America)]