Un piano di missione aggiornato, annunciato dalla Nasa lo scorso 29 settembre, estende la missione di esplorazione del sistema solare New Horizons per tutto il prossimo decennio con l’obiettivo di raccogliere dati eliofisici della lontana regione del nostro sistema solare.
New Horizons oveva terminare le operazione nel 2024, ma la Nasa ha ritenuto di prolungarne l’operatività, preservando il carburante e riducendo la complessità operativa. Nel frattempo si cerca un potenziale candidato per un fly by di un oggetto cosmico, ancora da identificare, prima che la navicella esca dalla fascia di Kuiper, prevista appunto alla fine del decennio.
«La missione New Horizons ha una posizione unica nel nostro sistema solare per rispondere a domande importanti sulla nostra eliosfera e fornire straordinarie opportunità per la scienza multidisciplinare della Nasa e dell’intera comunità scientifica», ha detto Nicola Fox, amministratore associato per il Science Mission Directorate della Nasa a Washington.
Il finanziamento dell’estensione sarà principalmente a carico dalla Planetary Science Division, che gestirà la missione con la divisione Heliophysics e Planetary Science, entrambe Nasa.
I finanziamenti all’interno del programma New Frontiers, compresa la ricerca scientifica e l’analisi dei dati, saranno ribilanciati per accogliere le operazioni estese di New Horizons. Questo potrebbe avere qualche impatto sui progetti futuri, che ne potrebbero risentire.
Lanciata il 18 gennaio 2006, la sonda New Horizons della Nasa ha aiutato gli scienziati a comprendere i mondi ai margini del nostro sistema solare visitando il pianeta nano Plutone, obiettivo principale della missione, per poi avventurarsi più lontano per un sorvolo dell’oggetto della fascia di Kuiper Arrokoth, una reliquia a doppio lobo della formazione del nostro sistema solare.
La Nasa ha speso 9,5 milioni di dollari per New Horizons nel 2022 e ha chiesto un incremento a 9,7 milioni di dollari nella proposta di bilancio per l’anno fiscale 2024.
In apertura: una rappresentazione della navicella New Horizons. Credito Nasa