Un’occasione da afferrare al volo, altrimenti bisognerà aspettare oltre 4 secoli: si tratta del passaggio di Nishimura, una cometa scoperta poco più di un mese fa che in questi giorni si trova in ‘visita’ alla Terra e si appresta a raggiungere la posizione di perielio.

L’oggetto celeste, che sta suscitando l’entusiasmo degli appassionati, è stato identificato soltanto il 12 agosto scorso: è stato scoperto, mentre si trovava a circa 1 unità astronomica dal Sole, dall’astrofilo giapponese Hideo Nishimura, grazie a una serie di fotografie scattate con un teleobiettivo da 200 millimetri.

Nishimura è riuscito a individuare la cometa battendo sul tempo anche telescopi grandi e automatizzati, come il sistema Pan-Starrs dell’Osservatorio Haleakala alle Hawaii. L’oggetto porta appunto il nome del suo scopritore e il suo appellativo completo è C/2023 P1 (Nishimura).

La cometa si è resa visibile dell’emisfero boreale della Terra già dallo scorso fine settimana e potrà essere osservata almeno fino al 17 settembre, quando si troverà alla distanza minima dal Sole. Se C/2023 P1 (Nishimura) sarà in grado di evitare di essere disintegrata dalle radiazioni solari, dovrebbe girare intorno alla nostra stella ed essere visibile anche dall’emisfero australe; se quindi riuscirà a proseguire il viaggio, la cometa farà nuovamente ‘visita’ alla Terra nel 2458.

Il momento migliore per osservare C/2023 P1 (Nishimura), secondo gli esperti, sarà nella notte tra sabato 16 e domenica 17 settembre quando raggiungerà il suo massimo splendore.

Hideo Nishimura, in passato, ha scoperto altri oggetti celesti: le comete C/1994 N1 (Nakamura-Nishimura-Machholz) e C/2021 O1 (Nishimura) e la nova V6596 Sagittari.

In alto: la cometa vista il 18 agosto 2023 da June Lake, in California, mentre sfoggiava una chioma verde e una coda sottile. (Crediti: Nasa/Dan Bartlett)